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Cronaca Ponza

Ponza, appalti nel mirino della Corte dei Conti: danno erariale per 5 milioni di euro

Il caso riguarda la gestione di 11 gare d'appalto e concessioni amministrative sottoscritte dal Comune di Ponza negli anni tra il 2009 e il 2011

Un danno erariale pari a oltre 5 milioni di euro è stato accertato dalla compagnia della Guardia di Finanza di Formia. Il caso riguarda la gestione di 11 gare d'appalto e concessioni amministrative sottoscritte dal Comune di Ponza negli anni tra il 2009 e il 2011.

La complessa attività di indagine, eseguita in stretta sinergia e sotto la costante direzione del vice Procuratore Generale della Corte dei Conti di Roma, Rosa Francaviglia, ha consentito di rivelare anche danni derivati dalla "lesione alla concorrenza", causati dall’illegittimo affidamento di lavori pubblici, servizi e forniture in assenza di una regolare procedura comparativa tra operatori economici.

Gli appalti 

Le gare d'appalto finite sotto la lente della Corte dei Conti, su cui ricade la responsabilità di amministratori, dirigenti e funzionari del Comune, riguardano in particolare: l'affidamento di lavori e fornitura di climatizzatori per gli uffici dell'ente; la realizzazione di una rete di illuminazione pubblica del porto; l'affidamento del servizio di manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione e degli edifici comunali; la realizzazione di illuminazione pubblica in località "Le Forna"; l'affidamento del servizio di riscossione delle entrate comunali; la fornitura e posa in opera di due cisterne in acciaio. 

Nel corso degli accertamenti contabili sono emerse anche altre irregolarità, in particolare riconducibili a opere pubbliche incompiute come quella per le attività di controllo dei rischi idrogeologici sul territorio dell'isola, per la sistemazione dei fenomeni franosi a Chiaia di Luna e per l'acquisto di due natanti per la vigilanza a mare. Altri danni riscontrati dalle indagini della Finanza riguardano poi la mancata acquisizione gratuita al patrimonio comunale, in seguito all'inottemperanza all'ordine di demolizione, di opere edilizie realizzate in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e non suscettibili di sanatoria. Altri sospetti ricadono infine su remunerazioni connesse a violazioni riguardanti il rilascio di concessioni in favore di strutture turistico balneari dell'isola.

Gli accertamenti hanno portato all'individuazione di 15 responsabili del danno milionario, che ammonta complessivamente a 5.350.000 euro.

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