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Il caso / Ponza

Dissalatore di Ponza, via libera dal Consiglio di Stato alla sua realizzazione

Il Consiglio di Stato ha definitivamente respinto l’appello del Comune dell’isola contro l’installazione dell’impianto

Via libera alla realizzazione del dissalatore temporaneo a Ponza. Ieri il Consiglio di Stato, ha definitivamente respinto l’appello del Comune dell’isola contro l’installazione dell’impianto confermando la legittimità dell’ATO4 e di Acqualatina – entrambi assistiti dall’avvocato Salvatore Scafetta - nell’iter per la sua realizzazione. I motivi di impugnazione proposti dall’amministrazione comunale sono stati dichiarati infondati in diritto e sotto il profilo urbanistico e paesaggistico.

In particolare, il Consiglio di Stato, accogliendo le eccezioni sollevate da Ato4 e Acqualatina, ha rilevato che il posizionamento del dissalatore in località Cala dell’Acqua era già stato sancito dalla Conferenza dei servizi svoltasi nel 2017, che il Comune non ha mai impugnato o annullato in autotutela.

La sentenza, inoltre, chiarisce che tali opere non comportano modifiche di luoghi o edifici, né pregiudicano in modo irreversibile il territorio. Pertanto, il Consiglio ha ritenuto che non possa configurarsi un’ipotesi di variante urbanistica, come invece dichiarato dal Comune.

"L’opposizione sollevata dal Comune di Ponza - sottolineano da Acqualatina - oltre a diffondere un’erronea informazione su presunte irregolarità nell’operato dell’ATO4 e di Acqualatina, sconfessate dalla sentenza, ha ritardato di oltre due anni la realizzazione dell’impianto, a grave danno dell’utenza e dell’erario. La sua realizzazione porterà a un risparmio di milioni di euro di costi in bolletta per il trasporto dell’acqua tramite navi.".

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