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Cronaca Ponza

La morte di Gianmarco Pozzi, per il legale della famiglia è stato ucciso da un corpo contundente

L'intervento dell'avvocato Fabrizio Gallo dopo aver visionato le immagini del corpo del giovane allegate alla perizia. Disposti ulteriori accertamenti dei consulenti di parte

Gianmarco Pozzi, il giovane romano di 28 anni trovato morto il 9 agosto scorso sull'isola di Ponza, dove lavorava in una discoteca, "è stato massacrato, probabilmente con un'arma contundente". Il legale della famiglia, l'avvocato Fabrizio Gallo, ha visionato le immagini del corpo allegate alla perizia che è stata depositata nei giorni scorsi e che era stata disposta dalla procura di Cassino che indaga per omicidio.

"Le immagini - ha spiegato l'avvocato all'Adnkronos - mostrano ferite e fratture non compatibili con una caduta". Proprio la caduta accidentale era stata la prima ipotesi formulata come causa del decesso del ragazzo. Il legale ha quindi disposto ulteriori accertamenti dei propri consulenti, che possano confermare che Gimmy "sia stato massacrato". "Dopo la morte non è stata fatta l'autopsia - aggiunge il legale parlando all'Adnkronos - allora si era creduto, in base a quello che avevano detto i ragazzi che erano con lui nella stanza, a un semplice incidente. Un ragazzo in preda alla cocaina, in preda ad allucinazioni che si era buttato. In realtà non era così, tanto che da subito il pubblico ministero ha indagato per omicidio. Ma noi aspettavamo l'esito di questa perizia con tutte le foto allegate. Già prima avevamo dubbi perché non quadrava che un ragazzo come lui di 28 anni, campione europeo di kickboxing, con una muscolatura impressionante fosse caduto non da una terrazza, come si era detto, ma in un'intercapedine profonda 2 metri e 70 e larga solo 80 centimetri". La perizia sembra lasciare ancora molti aspetti non chiariti. Le lesioni sembrerebbero infatti compatibili con una caduta dall'alto ma la stessa perizia non fa riferimento al luogo della caduta e non arriva a conclusioni esplicite. "Il corpo del ragazzo - conclude - era rotto da tutte le parti, costole, sterno, spalla, aveva una ferita scalpata sulla testa, grosse ferite sulla spalla e sulle mani, la rottura del bacino. Abbiamo fatto vedere le foto ai nostri consulenti, che sono rimasti sconvolti, e hanno ritenuto che sia stato massacrato da colpi di un'arma contundente".

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