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Cronaca Ponza

Sequestro del Blue Moon, la difesa dei titolari. Si chiede di riaprire per chiudere la stagione

Il gip del tribunale di Cassino dovrà decidere se convalidare il sequestro. Secondo la Procura il locale non aveva licenza per l'intrattenimento notturno e non rispettava le normative anti covid

Il Gip del Tribunale di Cassino dovrà decidere se convalidare o meno il sequestro del locale di Ponza Blue Moon ma la società, attraverso l'avvocato Vincenzo Macari, ha presentato un'articolata memoria difensiva in cui ricostruisce la vicenda in modo opposto rispetto alla versione degli inquirenti. Il sequestro, chiesto dal pubblico ministero della Procura di Cassino Alfredo Mattei, era stato eseguito nei giorni scorsi dai carabinieri di Ponza, motivato dalla violazione delle normative anti-covid e dal fatto che il locale, pur avendo una licenza per attività di ristorazione offriva ai clienti un intrattenimento da discoteca.

I titolari dell’attività, attraverso il loro legale, hanno ora chiesto al gip di Cassino di non convalidare il provvedimento  o di dissequestrare il locale per consentire di concludere la stagione estiva: a supporto dell’istanza ci sarebbero documenti e autorizzazioni ottenute proprio dai vari uffici del Comune di Ponza. Secondo il legale infatti l'attività di intrattenimento notturno era stata autorizzata dall'Arpa Lazio. Per quanto riguarda invece i controlli anti covid, i titolari si erano rivolti a una società di security per garantire il rispetto delle normative. 

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