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Cronaca

Rapporto "Mafie nel Lazio": gli interessi criminali sul territorio pontino

Presentato ufficialmente il volume dell'Osservatore regionale per la legalità e sicurezza, alla presenza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Il Questore De Matteis annuncia: "Più uomini alla Squadra mobile e un super commissariato nel Sud pontino".

A Latina in questi tre anni è successo qualcosa di rivoluzionario. C’è stato un risveglio dei cittadini e una lotta incisiva delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Alla capacità di fare squadra si è aggiunto un altro elemento: il dialogo con i cittadini. Lo dimostrano la folla presente davanti alla Questura all’indomani dall’operazione Don’t Touch e gli studenti che hanno sfilato per le vie della città dopo le intimidazioni al giudice Aielli”. Con queste parole il presidente regionale dell’Osservatorio per la sicurezza e la legalità Gianpiero Cioffredi ha aperto oggi la presentazione del rapporto Mafie nel Lazio, che ricostruisce i sistemi mafiosi e criminali delle aree della regione, con particolare riferimento anche alla provincia pontina e alle inchieste che negli ultimi anni hanno svelato il quadro degli interessi criminali da nord a sud del territorio. “

Alla presentazione ufficiale nella sala De Pasquale del Comune, insieme al presidente della Regione Nicola Zingaretti, il sindaco Damiano Coletta, il Questore Giuseppe De Matteis, il prefetto Pierluigi Faloni, l’assessore Paola Briganti e Fabrizio Marras, coordinatore provinciale di Libera.

Si parla di criminalità organizzata, ma non si può non parlare anche dell’inchiesta Olimpia: “La politica – dice Cioffredi – deve leggere questa inchiesta non solo sul piano giudiziario e dei processi. Perché non tutto ciò che non è reato è lecito. Siamo garantisti e tutti sono innocenti fino al terzo grado di giudizio, ma il giudizio sociale e morale deve invece essere categorico”.

Forti anche le parole del Questore De Matteis, che ha annunciato l’imminente potenziamento della Squadra mobile e un nuovo super commissariato nel Sud pontino: “Latina non è una realtà difficile da capire – ha spiegato – Si percepisce subito quale sia la situazione. E su questa situazione o si incide o si fa un lavoro di superficie. Certo è che questo territorio offre, nell’arco di pochi chilometri, tutto ciò che può desiderare un cacciatore di mafiosi: il sud con le infiltrazioni della camorra, le mafie del nord, gli interessi criminali internazionali concentrati sul Mof di Fondi e poi le formazioni autoctone: i Di Silvio a Latina come i Casamonica a Roma: stessa potenzialità e stessa aggressività”. Quanto alle inchieste e ai gruppi criminali, aggiunge: “Il vero volto criminale della provincia potrebbe svelare ancora nuove sorprese”.

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A parlare ancora dell’operazione Olimpia è il sindaco Coletta: “Al di là della magistratura, il mio è un giudizio etico, politico e morale. E dico che si è trattato di un sistema vergognoso e umiliante per questa comunità. Occorre recuperare il rapporto tra i cittadini e la buona politica”.

Le conclusioni al presidente della Regione Zingaretti, che ha lanciato anche l’idea di un protocollo d’intesa sulla legalità per la provincia di Latina: “ Una giusta cura deve partire da una buona diagnosi. Ma non deleghiamo la lotta alla mafia agli eroi, ci riguarda tutti. Dove c’è la mafia viene meno la libertà di molti”. 

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