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Cronaca

Prezzo del latte, Coldiretti: “Dopo le promesse ora è tempo di agire”

Il segretario Viola, e i presidenti di Latina e Frosinone chiedeno un immediato intervento della Regione: "Nel Lazio il numero delle aziende è calato del 37% mentre i costi di produzione sono cresciuti del 17%"

Dopo le promesse è tempo di agire. Questo l’appello della Coldiretti alla Regione Lazio per quanto riguarda la questione del prezzo del latte.

“La Coldiretti è scesa in campo più volte anche con azioni molto forti in nome della tutela della qualità e dell'origine del nostro latte, come nel caso dell'annosa questione della Centrale del Latte di Roma - commenta Saverio Viola direttore di Coldiretti Latina e Frosinone -.

Continua a preoccupare il silenzio inoperoso della Regione Lazio e del Comune di Roma con la conseguenza di intaccare la competitività delle imprese interessate. La scadenza dei contratti di conferimento del latte vaccino alla stalla in scadenza proprio oggi, 30 giugno 2014, - continua  Viola, insieme ai presidenti delle sedi dell’organizzazione Carlo Crocetti e Vinicio Savone - rende quanto mai urgente accelerare il percorso concordato con la Regione Lazio nell'ultimo tavolo di filiera per arrivare quanto prima ad un accordo sul prezzo del latte che permetta di favorire un quadro di concorrenza che tuteli la competitività delle imprese del settore che nelle province di Frosinone e Latina oltre ad avere una storicità importante costituiscono dei numeri significativi in termini di occupazione e indotto”.

Nei giorni scorsi la Coldiretti Lazio ha scritto al governatore del Lazio Nicola Zingaretti e all’assessore all’agricoltura Sonia Ricci per sollecitare la Regione ad agire in tempi brevi, tenuto conto dei dati allarmanti che riguardano la situazione in cui versa il settore e che stanno creando grande preoccupazione sia negli allevatori. “Attraverso la lettera invita alla Regione Lazio - hanno sottolineato Savone e Crocetti - vogliamo ribadire l'urgenza che l’assessorato all’Agricoltura giochi il ruolo di impulso e mediazione che le è proprio e che riunisca con la massima sollecitudine i rappresentanti della filiera del latte vaccino. In mancanza delle risposte adeguate questa Organizzazione sarà costretta ad assumere le dovute conseguenti azioni a tutela dei propri associati”.

I NUMERI - Nel Lazio, fanno sapere dalla Coldiretti, si contano 1413 aziende in produzione, 1401 quelle che consegnano il proprio latte e 65 quelle che lo vendono direttamente, mentre le vacche in lattazione sono 54.000; dal 2008 al 2012, il numero delle aziende è calato del 36,8% e quello delle vacche è diminuito del 25%. “L’unico dato con il segno più davanti, purtroppo è quello relativo ai costi di produzione che ammontano in media a circa 48€ /100Kg di latte, con un incremento del 17,5%. Del resto - conclude la Coldiretti  - il mercato del latte vaccino alla stalla si muove in un contesto di concorrenza mondiale all'interno del quale giocano diversi fattori legati ai meccanismi della domanda e dell'offerta nonché alla destinazione (latte alimentare, formaggi, burro, ecc) del latte stesso. Importante, a riguardo, è stata la decisione annunciata qualche tempo fa dal Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin che ha accolto la richiesta presentata dal presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, di togliere il segreto e di rendere finalmente  pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero, per combattere inganni e sofisticazioni”.

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