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Cronaca

Omicidi Radicioli e Marchionne, inizia il processo in Corte D’Assise

Al via questa mattina il procedimento che vede imputati Maurizio, Stefano ed Enrico Botticelli. La difesa chiede un rinvio per formulare offerta di risarcimento alle vittime

E’ iniziato questa mattina alle dieci il processo per il duplice omicidio di Sezze scalo, dove nell’ottobre del 2012 persero la vita Alessandro Radicioli e Tiziano Marchionne. Nella stazione di servizio Eni una terza persona, Gianluca Ciprian, riuscì a sfuggire ai colpi di arma da fuoco. Per Stefano Botticelli, il fratello Maurizio e il nipote Enrico il gip aveva disposto il giudizio immediato.

Tutti e tre erano presenti in aula questa mattina per la prima udienza davanti alla Corte D’Assise del tribunale di Latina (presidente De Angelis, a latere Santaroni).

Gli imputati hanno nominato nuovi legali, non sarà più Carlo Taormina a difenderli ma gli avvocati Giuseppe Poscia, Alessandro Paletta e l’avvocato Abet del foro di Napoli.

Questa mattina le difese hanno chiesto un rinvio per poter formulare una proposta di risarcimento ai familiari delle vittime che verrà inoltrata nei prossimi giorni e valutata dal collegio difensivo delle parti civili composto da Angelo e Oreste Palmieri, Fabrizio Cannizzo, Fabrizio D’Amico, Dino Lucchetti, Cesare Coletta.

L’udienza di questa mattina è stata dedicata solo alla costituzione delle parti civili e alla richiesta delle difese. Il rinvio al prossimo 18 febbraio.

Secondo gli inquirenti un incontro sfociato nel sangue per un debito non corrisposto, soldi legati a un traffico di droga che Stefano Botticelli avrebbe dovuto consegnare a Radicioli. 

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