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Sabato, 20 Aprile 2024
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Operazione 'Reset', il pm: “Condannate Viola a 14 anni e Ciaravino a 10 anni e mezzo”

A Roma il processo con rito abbreviato per due componenti del gruppo criminale accusato di estorsioni con metodo mafioso

Pesanti richieste di condanna per Francesco Viola e Giovanni Ciaravino, finiti in carcere a febbraio dello scorso anno insieme ad altre 17 persone nell’ambito dell’operazione denominata 'Reset'. L’accusa nei loro confronti è quella di avere partecipato ad un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, compiendo anche numerose estorsioni aggravate dal metodo mafioso, tra cui quelle a titolari di note attività commerciali del capoluogo pontino insieme a Angelo Travali, Salvatore Travali, Gian Luca Ciprian, Alessandro Zof, George Valeriu Cornici, Luigi Ciarelli, Davide Alicastro, Ermes Pellerani, Cristian Battello, detto Schizzo, Fabio Benedetti, Costantino Di Silvio detto Cha Cha, Antonio Giovannelli, Silvio Mascetti, Alessandro Anzovino, Antonio Peluso e Valentina Travali. 

Viola e Ciaravino hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato e ieri sono comparsi davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Roma Monica Ciancio. A prendere la parola per prima il pubblico ministero Luigia Spinelli che in una requisitoria durata circa quattro ore ha ricostruito le modalità con le quali i gruppi Di Silvio e Travali operavano e gli elementi raccolti dalla Direzione investigativa antimafia e dagli uomini della Squadra mobile di Latina. Poi ha concluso chiedendo una condanna a 14 anni di carcere per Francesco Viola e a dieci anni e sei mesi per Giovanni Ciaravino. Secondo la ricostruzione degli investigatori l'organizzazione criminale si occupava del traffico di cocaina, hashish e marijuana con cui riforniva le piazze di spaccio di Latina, Cisterna, Aprilia, Sezze e dei centri limitrofi, ricorrendo anche alla violenza nei confronti di gruppi criminali rivali. 

In aula erano presenti anche le due parti civili: il Comune di Latina e l’associazione ‘Caponnetto’ che hanno chiesto un risarcimento del danno.
Poi la parola è passata ai legali dei due imputati, Giancarlo Vitelli e Pasquale Cardillo Cupo per Viola, Francesco Vasaturo e Alessandro Federici per Ciaravino i quali hanno chiesto l’assoluzione. Si torna in aula il 27 maggio prossimo per le repliche e la sentenza.

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