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Sabato, 20 Aprile 2024
La segnalazione

Progetti per il contrasto al caporalato, ma i lavoratori delle coop non vengono pagati. La denuncia della Uiltucs

Sarebbero circa 25 i dipendenti dei due enti, aggiudicatari dei programmi di integrazione ed emersione del lavoro agricolo, che attendono ancora il pagamento del loro stipendio. Il sindacato chiede un incontro al prefetto

Percorsi finanziati dalla Regione Lazio per l'emersione del lavoro in agricoltura e contro il caporalato, nell'ambito del progetto Perla. A coordinarli sono il Consorzio Aid e la cooperativa Karibu. Ma ad oggi, mesi dopo l'avvio del lavoro, circa 25 dipendenti dei due enti che gestiscono i progetti non sono stati pagati. La segnalazione del caso arriva dalla Uiltucs di Latina a cui si sono rivolti i lavoratori coinvolti nel programma. "Una somma ingente - dichiara il segretario Gianfranco Cartisano - che ammonta a circa 300mila euro e che corrisponde appunto a competenze non pagate dalle due cooperative. Dopo richieste di intervento inviate dalla Uiltucs all'Ispettorato si era raggiunto un accordo sul pagamento dilazionato delle spettanze, purtroppo ad oggi non rispettato".

"Come segreteria - continua Cartisano - ribadiamo, come denunciato all'Ispettorato Territoriale del Lavoro, una grande anomalia: abbiamo accertato che operatori, mediatori e formatori impiegati nei progetti contro lo sfruttamento sul lavoro e il caporalato, in alcuni casi non percepiscono lo stipendio da 15 mesi. Un vero paradosso". Intanto, gli enti coinvolti e il ministero hanno impegnato, almeno sulla carta, ingenti somme finalizzate al contrasto del fenomeno del caporalato in agricoltura. La Uiltucs ha dunque inoltrato una richiesta di incontro al prefetto Maurizio Falco, spiegando le difficoltà dei circa 25 lavoratori che attendono ancora il rispetto degli impegni assunti. Come avrebbero spiegato le cooperative, il ritardo nei pagamenti dei servizi sarebbe dovuto a ritardi delle erogazioni degli enti promotori del progetto. Ma "senza rischio di impresa - commenta ancora la sigla sindacale - tutti avrebbero capacità di fare accoglienza e integrazione, in sintesi pagando quando e se arrivano le risorse economiche". Nella vertenza aperta la Uiltucs chiede quindi il rispetto degli accordi e sollecita la prefettura affinché apra un tavolo specifico per chiarire la vicenda.

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