A. A. A. promontorio del Circeo vendesi. Quasi 199,5 ettari di uno dei luoghi più suggestivi della provincia pontina e d'Italia vengono messi in cessione. L'inusuale annuncio, che riguarda un'area demaniale e quindi non edificabile, è apparso nelle scorse settimane su Internet. A pubblicarlo è stata una nota agenzia immobiliare, a cui è stato affidato l'incarico di vendere una porzione del Parco del Circeo dai proprietari dei terreni.

Finisce quindi in vendita un pezzo importante del patrimonio paesaggistico, nel quale è compreso anche il suggestivo Picco di Circe, il punto più alto del promontorio. Sull'area esistono forti vincoli che in ogni caso ne preservano l'integrità delle ricchezze naturali impedendo l'edificazione e tutelando al 100% anche la vegetazione.

Un precedente tentativo di messa in vendita dell'area risale a un paio di anni fa. “La proprietà è costituita da un unico corpo - si legge nell'annuncio - ubicato alle pendici settentrionali del monte, in località Quarto caldo e Quarto freddo, con esposizione sud/nord, e altezza minima di 54 metri”. Non fa parte del pacchetto la nota 'Torre Paola' con l'oliveto e le strade con relativi terreni di accesso.

Il valore dell'area è stimato in due milioni di euro, una cifra relativamente bassa ma dovuta proprio ai vincoli paesaggistici esistenti. “L'acquirente? Speriamo in un emiro o in un ricco russo - spiega l'agente immobiliare Carlo Gualandri, che sta curando la procedura di messa in vendita - con l'ulteriore acquisto degli spazi valle potrebbe avere un vero pezzo di natura unica. Certo, se il Corpo Forestale o il ministero delle politiche agricole volessero rilevare tutto sarebbe meglio per tutti”.