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Cronaca Aprilia

Sanità, pronto soccorso a rischio ad Aprilia: Comune scrive alla Regione

Tante le difficoltà per la clinica Città di Aprilia, di budget ma anche per probelmi di attrezzature e organico: il sindaco Terra e l’assessore Torselli hanno inviato una lettera al presidente Zingaretti e al direttore della Asl Caporossi

Rischio emergenza sanità ad Aprilia: a sollevare la questione è la stessa amministrazione che mette in luce le difficoltà vissute dalla clinica Città di Aprilia con il servizio di pronto soccorso che, a fronte dei tagli, sarebbe a rischio.

Per questo il sindaco Antonio Terra e l’assessore ai Servizi Sociali Eva Torselli hanno deciso di scrivere alla Regione, inviando una lettera al presidente della Regione Zingaretti, ma anche al direttore generale della Asl, Michele Caporossi, e al direttore sanitario del poliambulatorio di Aprilia avanzando le proposte del Comune di Aprilia per il Piano Strategico dell’Azienda Sanitaria nel triennio 2014/2016.

“Si premette – scrivono gli amministratori comunali – che ad Aprilia risiedono circa 73mila abitanti, con un progressivo trend di crescita demografica. Il Piano Strategico Aziendale Asl deve, dunque, opportunamente tener conto dell’utenza del Comune di Aprilia, che da troppi anni risulta sacrificata nelle scelte degli interventi. Va osservato che su detto territorio non esiste un ospedale pubblico e l’unico pronto soccorso esistente è quello della Clinica privata convenzionata “Città di Aprilia”, dove si registrano numerosi accessi nel corso dell’anno.

Dalle missive che detta clinica ha inviato anche al Comune di Aprilia emergerebbe che oggi la Regione non le riconosca un budget adeguato, poiché terrebbe conto delle sole funzioni di pronto soccorso, senza considerare quelle eventualmente correlate di degenza ed assistenza. In considerazione di ciò, la clinica ha asserito che se non ci sarà una rivalutazione della situazione da parte regionale, la struttura sarà costretta a breve ad interrompere il servizio di pronto soccorso per evitare di soccombere economicamente a causa dei costi più elevanti rispetto agli stanziamenti.

Ma anche in merito alle carenze di strutture sanitarie presenti sul territorio - proseguono -, si registra la totale assenza di quelle pubbliche, ad eccezione del Poliambulatorio di Via Giustiniano. Gravi carenze sono emerse in merito alle attrezzature oggi presenti, che il 50% risultano donate da privati. Inesistenti sono le attrezzature radiologiche, e nell’ambito del Poliambulatorio è presente un ecografo che risale all’anno 2002, mentre manca uno spirometro per il servizio di pneumatologia, laddove il tasso di mortalità riferito al Distretto 1 risulta al primo posto decessi tumorali e traumatici. Anche la dotazione organica del Poliambulatorio risulta oramai insufficiente a causa della normativa sul contenimento della spesa pubblica che non consente di rimpiazzare il personale andato in pensione, con gravi riflessi negativi sull’erogazione dei servizi al cittadino”.

“Alla luce di questo scenario preoccupante - proseguono ancora Terra e Torselli -, è evidente la carenza di strutture pubbliche e l’inadeguatezza dello stesso Poliambulatorio di fronte al bacino di utenza interessato, tra l’altro colpito da alto numero di decessi per cause tumorali. La situazione appare dunque molto critica, come del resto la popolazione apriliana dimostra estrema preoccupazione per la mancanza di proposte di miglioramento della situazione sanitaria territoriale.

Il Poliambulatorio va necessariamente potenziato, non solo per garantire la presa in carico di pazienti cronici, ma per l’intera popolazione che è costretta a migrare fuori dal territorio o a rivolgersi alle strutture private. Ai nostri interlocutori chiediamo, ciascuno nel proprio ambito di competenza - concludono -, di intraprendere ogni utile iniziativa per fronteggiare nel modo migliore questa situazione che, sia per l’importanza del bacino di utenza sia per il numero dei casi di gravi patologie emerse, ha generato un intollerabile disagio collettivo”.

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