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Cronaca Sabaudia

Prostituzione sulle strade di Sabaudia, chiesti interventi al Comune

Interrogazione della consigliera Giada Gervasi: “Il loro comportamento, perpetrato anche  di notte, metterebbe a rischio sia la loro incolumità sia la sicurezza stradale arrecando danno alla pubblica decenza”

È necessario ed urgente un pronto intervento da parte dell'amministrazione, sinora indifferente, per il rispetto dei cittadini e dei turisti tutti”. Così la consigliera comunale Giada Gervasi di “Cittadini a Lavoro” che ha presentato un interrogazione a risposta scritta.

Il problema è quello della diffusione del fenomeno della prostituzione sulle strade di Sabaudia.

“Ormai da troppo tempo, dall’ingresso principale alla città dal lato rotatoria di via Pontina, come anche presso via Migliora 46 (zona artigianale), via Migliora 47 (vicinanze Bibò), via Gianfilippo e via Rio Martino, è possibile osservare ragazze, presumibilmente minori e in abiti succinti o quasi nude, inequivocabilmente intente ad offrire prestazioni sessuali a pagamento. Il loro comportamento, perpetrato anche  di notte in condizioni di forte disagio, metterebbe a rischio sia la loro incolumità sia la sicurezza stradale di quanti percorrono la strada. E arrecherebbero danno alla pubblica decenza”.

“Serve un intervento mirato a contrastare il fenomeno – commenta la Gervasi – così come avviene in altre città. Il vicino comune di Aprilia, ad esempio, ha predisposto recentemente un’apposita delibera con la quale intende porre fine ai maltrattamenti e abusi che queste giovani subiscono ed evitare i rischi legati alla sicurezza stradale. Perché non si può percorrere la medesima via e munirsi di un’ordinanza sindacale ad hoc?”.

Con l’interrogazione in oggetto, la consigliera di Cittadini al Lavoro intende sapere se sono già stati assunti provvedimenti in merito o se il sindaco intenda emettere apposita ordinanza. “Il suddetto e auspicabile provvedimento – conclude – dovrebbe contenere il divieto di indossare abiti eccessivamente succinti o assumere atteggiamenti che possano offendere la pubblica decenza e che siano tali da manifestare inequivocabilmente l'intento di offrire prestazioni sessuali a pagamento, prevedendo una sanzione tra 75 e 400 euro.

La delibera, qualora concessa, dovrà vietare peraltro ai conducenti che percorrono determinati tratti di strada in prossimità della rotatoria e le strade sopra individuate a rischio, ovvero altri spazi e luoghi pubblici dove stazionano donne di facili costumi, di fermarsi e/o chiedere informazioni allo scopo di contattarle, contrattare prestazioni, farle salire o scendere dal proprio veicolo. A tale scopo sarebbe auspicabile intensificare i posti di controllo da parte del personale della Polizia Municipale in prossimità delle suddette aree a rischio”.

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