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Cronaca Borgo Piave

“L’Italia si ferma”, avanti con i presidi. Operazione “lumaca” sulla Pontina

Secondo giorno di mobilitazione anche nella provincia pontina. Stamattina tir e trattori hanno percorso la 148 a passo d'uomo creando qualche disagio alla circolazione che per alcuni tratti è rimasta bloccata

Secondo giorno di presidio. Sotto lo slogan “L’Italia si ferma” continua anche nella provincia pontina la mobilitazione contro l'attuale classe politica: “Se non si dimettono tutti, se il Governo non avrà la sfiducia pronti ad andare avanti con la protesta” assicurano gli organizzatori a livello locale e nazionale.

Nel capoluogo pontino, nonostante le adesioni non così massicce come si sperava alla vigilia, proseguono i due sit in a Borgo Piave e in piazza del Popolo. E proprio quello di Borgo Piave, sulla Pontina all’ingresso del capoluogo, oggi ha causato qualche disagio paralizzando per alcuni tratti la circolazione lungo l'arteria.

Dopo la prima “uscita” di ieri, questa mattina, infatti, è stata replicata l’operazione “lumaca”: i tir e i trattori allineati, uno dietro l’altro hanno camminato a passo d’uomo sulla regionale 148 rallentando il traffico. “Se dobbiamo tracciare un primo bilancio di questi due giorni di presidio possiamo dire che è assolutamente positivo. Certo, soprattutto a Latina provincia e città, le adesioni non sono state massicce, ma in queste ultime ore le cose stanno migliorando” ci spiega uno dei responsabili del presidio di Borgo Piave.

LA PROTESTA - Operazione "lumaca": tir e trattori bloccano la Pontina

“La gente si ferma e ci chiede informazioni e cominciamo a ricevere la solidarietà dei cittadini. Ieri sera tra le 20 e le 22 si era formato un bel capannello di persone a cui abbiamo consegnato i nostri volantini e spiegato i motivi della nostra battaglia. Siamo qui anche per sensibilizzare la gente. Qui al nostro presidio sono venuti anche degli studenti che a turno si fermano con noi a simboleggiare il loro appoggio alla nostra protesta”.

“Non stiamo lottando solo per noi – continua -, ma per l’Italia e tutti gli italiani. Siamo soddisfatti di come stanno andando le cose; a parte qualche disagio che abbiamo creato sulla Pontina non si sono registrati problemi o disordini. I nostri intenti e le nostre azioni, come abbiamo ripetuto più volte, sono assolutamente pacifici; ogni decisione che prendiamo ogni azione che facciamo viene accordata con le forze dell’ordine”.  

"L'Italia si ferma", presidio a Borgo Piave

Quelli che raggiungono e il presidio, ci spiegano, non sono solo agricoltori o autotrasportatori, perché questa non è una “battaglia di categoria” ma di tutto il popolo italiano; sono liberi “cittadini stanchi”, arrabbiati e delusi da questa classe politica. “Rimarremo qui ancora per qualche giorno, poi decideremo quale altro passo fare anche in virtù delle decisioni che verranno prese domani a Roma”.

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