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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Centro / Viale Giuseppe Mazzini

Trasferimento, Vittorio Veneto in protesta. Zuliani: “Scelta inopportuna”

L'istituto di viale Mazzini in piazza contro il trasloco al Salvemini mentre per la consigliera del Pd: "La consulta delle scuole e dell'istruzione favorirebbe una soluzione condivisa"

Sono scesi in piazza per dire “no”. Per dire no al trasferimento del loro istituto presso il Salvemini in viale Le Corbusier, per tutelare e difendere la loro sede.

Stamattina, docenti, alunni e il personale del Vittorio Veneto di Latina hanno organizzato un corteo lungo le strade del centro del capoluogo per protestare contro il trasloco, definito temporaneo, deciso dalla Provincia di Latina per una serie di lavori che devono essere effettuati presso la sede di viale Mazzini.

Per appoggiare la loro causa qualche giorno fa Blocco Studentesco, il movimento nato in seno a CasaPound, aveva appeso degli striscioni proprio sulla facciata dell’edificio scolastico più antico di Latina, e questa mattina loro sono scesi in piazza per un corteo pacifico.

Ora sul tema è intervenuta anche la consigliera comunale del Pd Nicoletta Zuliani che ha colto anche l’occasione per fare una riflessione a tutto tondo sul sistema scuola.

“Il problema del trasferimento del Vittorio Veneto richiama l’importanza e la grande attualità della consulta delle scuole e dell’istruzione” afferma la Zuliani riportando l’attenzione sugli organismi, previsti dallo statuto del Comune di Latina (Art.73 comma 2) per le tematiche inerenti settori sociali di rilievo, ma mai costituiti.

Come ricorda la consigliera, la loro istituzione è stata approvata in consiglio comunale con una mozione presentata dalla Zuliani e dal Pd, ma la loro costituzione deve ancora passare in commissione; “l tutto sarebbe praticamente a costo zero per l’amministrazione” commenta.

“Quando non c’è confronto tra l’amministrazione e gli studenti, i docenti, il personale scolastico e i genitori si creano queste situazioni – spiega la Zuliani -. I genitori hanno iscritto i figli all’istituto Vittorio Veneto perché sapevano (avendolo confermato la Provincia all’inizio dell’anno scolastico) che avrebbero frequentato quella struttura. Tutto l’orientamento scolastico è stato improntato in vista della permanenza in Viale Mazzini. È dunque inopportuno intervenire in questo momento, spostando gli studenti come fossero oggetti. Le persone invece devono essere soggetti di confronto e coprotagoniste delle decisioni”.

La Zuliani suggerisce dunque una diversa modalità decisionale, non solo in base al potere, ma alla condivisione.

“La scuola che partecipa di una decisione, conoscendone motivazioni ed esigenze dell’amministrazione, potrebbe anche farla propria – continua la consigliera –. In questo modo si evita di ascoltare solo chi ha un maggiore impatto sociale, ma si condividono bisogni e risorse”.

"Nell’economia degli immobili, un ente locale deve allocare l’utenza in strutture dimensionate, guardando al futuro facendo i conti con un riassetto che sia consapevole. In una città estremamente frammentata - conclude la consigliera Nicoletta Zuliani –, gli amministratori hanno la responsabilità di costruire una comunità non ascoltando chi urla più forte ma favorendo la condivisione. E la consulta è uno di questi strumenti partecipativi che rendono un gruppo di persone comunità consapevole”.

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