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Cronaca

“Boicotta gli Invalsi”, studenti in protesta: “Valutati non schedati”

L’Unione degli Studenti di Latina ribadisce il suo “no” ai test del Miur previsti per il 13 maggio in tutta Italia. Dalle 16 sarà in piazza del Popolo per una “Jam Session per rivendicare modello alternativo di scuola”

Torna di nuovo a protestare contro i test Invalsi in programma per domani, martedì 13 maggio, in tutta Italia.

Ancora una volta l’Unione degli Studenti di Latina ribadisce il suo no alle prove “che il Miur, insieme al nucleo di valutazione INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema d’Istruzione e formazione) ritiene adatte alla valutazione del sistema scolastico nazionale”.

L’invito dell’Uds pontina è di boicottare le prove di domani. “Queste valutazioni, basate su un test a scelta multipla, dovrebbero testare l’apprendimento negli ambiti disciplinari di Italiano e Matematica – commenta in una nota -. La realtà è che ogni anno assistiamo a dei test totalmente inadatti al loro reale scopo, creando un effetto controproducente alla loro finalità.

Infatti tali test, tendono ad etichettare gli studenti (apparentemente anonimi ma riconoscibili tramite un codice) con un semplice numero, tralasciando tutte le altre componenti dell’apprendimento, quali la capacità di esposizione e lo spirito critico. Inoltre, in base agli andamenti delle prove Invalsi, il Miur distribuisce i finanziamenti alle scuole, dando alle scuole “più preparate” maggiori risorse economiche che alle scuole “meno preparate”.

Con questo sistema di finanziamento – continua la nota -, le scuole con valutazioni alte hanno denaro per potersi migliorare e le scuole con valutazioni peggiori non hanno soldi per colmare il gap con gli altri istituti. Ed è in questa maniera che si alimenta una disparità tra scuole formando gruppi di serie A e serie B, condizione già abbastanza evidente all’interno della scuola italiana”.

Da qui la decisione dell’Unione Degli Studenti di invitare tutti gli studenti a boicottarli per mandare un messaggio al Miur. Intanto domani dalle 16 in poi i ragazzi saranno in Piazza del Popolo per “organizzare una Jam Session cittadina per rivendicare modello alternativo di scuola che porta avanti da molto tempo ormai, e per opporre a un modello di scuola che ci vuole far valere come un numero su un pezzo di carta, i nostri sogni e le nostre passioni. Chiunque può portare il suo strumento musicale per unirsi alla protesta: vogliamo essere valutati, non schedati”.

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