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Cronaca

Qualità delle stazioni ferroviarie nel Lazio: il dossier presentato da Legambiente

Nel 41% delle stazioni non si possono comprare biglietti e i bagni non ci sono nel 59%più della metà dei pendolari ritiene la pulizia degli spazi insufficiente

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

Legambiente questa mattina, durante il programma Buongiorno Regione e in collaborazione con la TGR Rai, ha presentato dalla stazione Prenestina di Roma, il nuovo Dossier “Qualità delle Stazioni 2016”. Il documento è stato costruito dall’associazione negli ultimi mesi per fare un quadro sullo stato di tutte le stazioni ferroviarie presenti nel Lazio sia nelle 8 linee FL regionali di Ferrovie dello Stato che delle 3 ferrovie concesse di ATAC, attraverso l’osservazione e la valutazione di pendolari, comitati, associazioni e volontari.

Le peggiori stazioni risultano essere Due Ponti sulla Roma Flaminio-Viterbo, Tor di Valle sulla Roma Lido e gran parte delle fermate sulla Termni-Centocelle, tutte tratte e fermate nel Comune di Roma e di gestione Atac. 

Troppe stazioni sono di bassa qualità e con pochi servizi, una complicazione ulteriore per i pendolari del Lazio – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio - che da una parte vedono il servizio ferroviario complessivamente migliorato dalla Regione, dall'altra continuano a vivere condizioni disastrose, soprattutto nelle stazioni di Roma sulle ferrovie concesse di gestione Atac, dove ci sono le peggiori del Lazio. Altro quadro impietoso quello che riguarda le fermate della Termini-Centocelle, una tratta ferroviaria metropolitana che andava opportunamente rilanciata all’apertura della Metro C e che oggi sembra invece in un completo stato di abbandono. Chiediamo alla Regione l’istituzione di un tavolo di lavoro per la riqualificazione delle stazioni a partire proprio dalle situazioni più critiche dentro Roma, dove ci vogliono progetti di reale rigenerazione degli spazi per migliorare la qualità della vita di centinaia di migliaia di pendolari urbani e di tutto il Lazio”.

L'indagine, realizzata in oltre 70 stazioni attraverso la compilazione di schede su pulizia, presenza del personale, sicurezza, confort, servizi disponibili, fa emergere che nel 41% delle stazioni è impossibile comprare biglietti e le obliteratrici sono funzionanti nelle metà delle fermate. Solo nel 50,7% delle stazioni ci sono bar e quasi mai ci sono macchinette automatiche per bevande calde o fredde. I servizi igienici mancano nel 59,15% delle stazioni e nel 65% dei casi non c’è personale ferroviario. I tabelloni orari ci sono nel 66,2% e i cestini per la raccolta differenziata sono presenti nel 78,87%. I pendolari ritengono che il servizio di pulizia della stazione e dell’atrio sia insufficiente nel 35,21% e addirittura il 22,54% lo dichiara inestistente.  

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