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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

La Provincia, lavoratori scrivono al prefetto e all’assessore Valente

Dopo la manifestazione a Veroli, i giornalisti e poligrafici in assemblea permanente da una settimana nella sede del quotidiano di Frosinone, continuano la loro battaglia dopo la chiusura dell'edizione pontina

Dopo il nulla di fatto nell’incontro di ieri con l'imprenditore Arnaldo Zeppieri, ex presidente della cooperativa e proprietario della testata e la manifestazione davanti la sede della Effe Corporation a Veroli, i lavoratori del quotidiano La Provincia hanno deciso di continuare l’assemblea permanente iniziata da più di una settimana presso la sede di Frosinone, dopo la decisione della società di chiudere l’edizione pontina del quotidiano.

Insieme alle organizzazioni sindacali che sono al loro fianco, l’associazione Stampa Romana e la Slc Cgil di Latina e Frosinone, ieri hanno scritto una lettera al prefetto di Latina, Antonio D’Acunto, e per conoscenza all’assessore regionale al Lavoro, Lucia Valente. Lettera in cui ripercorrono quanto accaduto in questi mesi dimostrando anche preoccupazione “per gli sviluppi futuri con eventuali ricadute negative sui lavoratori legate anche alla gestione degli ammortizzatori sociali”.

LA LETTERA INTEGRALE DEL COMITATO DI REDAZIONE E DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI
“Gentile Signor Prefetto,
le scriventi Organizzazioni Sindacali, con l'aggiunta del Comitato di Redazione, sono a informarLa sull'evoluzione della vertenza in oggetto dopo l'incontro del 21 ottobre scorso in cui la S.V. ha ricevuto gli scriventi e il presidente della Effe Cooperativa Editoriale spa, società editrice del quotidiano. Da allora ad oggi vi sono alcuni accadimenti che è opportuno portare a conoscenza del suo ufficio, e per alcuni aspetti di competenza anche dell'assessore regionale al Lavoro, la professoressa Lucia Valente che legge in copia. Situazioni di cui siamo preoccupati per gli sviluppi futuri con eventuali ricadute negative sui lavoratori legate anche alla gestione degli ammortizzatori sociali.
Di seguito una breve cronistoria dei fatti:
1. L'8 novembre 2013 le Organizzazioni Sindacali e la Effe Coop editoriale spa hanno siglato un accordo, davanti il funzionario regionale, per la concessione della Cassa integrazione Guadagni straordinaria “al 50% a rotazione tra tutto il personale (giornalisti e poligrafici) delle redazioni di Frosinone e Latina, con anticipazione dell'Inpgi per i giornalisti e dell'azienda per i poligrafici, per la durata di 24 mesi, con decorrenza 19 novembre 2013”. L'azienda ad oggi non ha onorato le sue spettanze.
2. Il 30 dicembre 2013, la società ha comunicato agli scriventi che «dal 5 gennaio 2014 viene sospesa la pubblicazione dell'edizione di Latina»; nelle more di una definizione tra le parti di questa situazione l'azienda con decisione unilaterale ha posto il personale «in Cigs e ferie forzate» almeno in base a un turno di lavoro consegnato il 3 gennaio scorso cui i lavoratori hanno risposto diffidando l'azienda dall'adottare decisioni unilaterali di questo genere e richiamandola al dovere di rispettare l'accordo di cui sopra e comunque di mettere a disposizione la loro forza lavoro, anche con successive comunicazioni.
3. Sempre il 30 dicembre le OO.SS. e i lavoratori hanno dichiarato lo sciopero generale fino al 4 gennaio, effettuato solo dai lavoratori della redazione di Latina, e convocando per il 5 gennaio l'assemblea permanente presso la redazione di Latina. Ad elevare la già alta tensione tra i lavoratori l'episodio increscioso di trovare – la mattina del 5 gennaio – la serratura della porta d'ingresso della redazione completamente sigillata con una vite e il silicone. Nella stessa giornata queste OO.SS. hanno informato l'azienda dell'accaduto e chiesto l'immediato e urgente ripristino della serratura; comunicazione inviata per
conoscenza anche alle Prefetture di Latina e Frosinone e ai rispettivi Questori dei due Capoluoghi. Ad oggi non è ancora possibile accedere alla Redazione di Latina impedendoci di fatto l'esercizio di un diritto sindacale.
4. Il 9 gennaio scorso, stante la situazione appena descritta e al termine di un incontro infruttuoso tra le parti per la definizione sui pagamenti degli arretrati, avvenuto presso la redazione di Frosinone, non è rimasto altro da fare che proclamare l'assemblea permanente nella Sala Riunioni della Redazione di Frosinone, con presidio dei lavoratori presenti giorno e notte che continua a tutt'oggi.
5. In data odierna, si è tenuto a Frosinone un incontro, richiesto dall'azienda, cui hanno partecipato il presidente della società editrice, il Direttore responsabile e il signor Arnaldo Zeppieri, intervenuto per «una questione morale» (fino al 31 dicembre 2012 era il presidente della Coop) e anche «perché proprietario della testata giornalistica» (attraverso il Gruppo Costruzioni Zeppieri di cui detiene il 50% delle quote), il quale in precedenti servizi giornalistici si è definito “socio di riferimento”. Gran parte della discussione ha riguardato la questione più grave: il pagamento degli arretrati ai 21 dipendenti di Latina (il 20% a saldo di maggio, gli stipendi da giugno a dicembre comprese indennità e tredicesima 2013). A giorni dovrebbero pagare uno stipendio, poi dovrà essere concordato un piano di rientro in 12 o 24 mesi da ratificare poi in Regione.
6. Nel corso dell'incontro di cui al precedente punto, l'azienda non ha preso un impegno chiaro e preciso sul ripristino della serratura della porta d'ingresso alla redazione di Latina. Inoltre, analogo atteggiamento è stato tenuto anche circa lo “status” dei lavoratori, in queste settimane, i quali dopo aver chiesto formalmente i turni di lavoro per il periodo 13-19 gennaio corrente non hanno ricevuto risposta. Una tale incertezza preoccupa parecchio le OO.SS. scriventi e gli stessi lavoratori con riferimento al rispetto dell'accordo di Cigs siglato in Regione, richiamato in precedenza, e per le eventuali ricadute negative che potrebbero verificarsi proprio a carico degli stessi dipendenti.
Alla luce di quanto sopra siamo a richiederLe di continuare a sostenerci, per quanto di Vostra competenza, in questa vertenza che sta procurando ora un grande disagio sociale, non solo per la fattiva perdita di lavoro ma anche per la riduzione in questo territorio dei soggetti deputati all'informazione professionale.
RingraziandoLa in anticipo per l'attenzione che ha sempre mostrato nei nostri confronti Voglia gradire i nostri saluti
".

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