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Cronaca Europa / Via Stoccolma

Parroco rapinato nella canonica, la solidarietà della comunità di Cisterna

Dopo 27 anni trascorsi nella più importante Chiesa di Cisterna, Don Giancarlo Masci lo scorso 8 ottobre era stato salutato dalla città che oggi esprime disapprovazione per quanto accaduto. La solidarietà del sindaco

Mentre le indagini vanno avanti per risalire ai responsabili della rapina violenta ai danni del parroco di San Carlo Borromeo della notte scorsa, a Cisterna c'è rammarico e forte preoccupazione per quanto accaduto a don Giancarlo Masci.

Solo lo scorso 8 ottobre, infatti, la comunità di Cisterna ha salutato con grande affetto e calore don Giancarlo, parroco per ben 27 anni della più importante Chiesa di Cisterna.

“Ma non è dovuto solo a questo il forte legame affettivo che lega la città al suo ormai ex parroco – spiega l’amministrazione -. Don Giancarlo infatti è stato un punto di riferimento non solo religioso ma anche sociale e culturale per la città; sempre presente nei momenti felici, come il suo 25° anniversario o la visita delle spoglie di S.Maria Goretti, la sacra rappresentazione del Venerdì Santo, così come in quelli dolorosi durante i quali ha dato sostegno e speranza a tutta la città”.

Durante il colpo della notte scorsa il nuovo parroco di San Carlo Borromeo è stato legato e imbavagliato nella canonica mentre i banditi facevano razzia nella casa prima di fuggire con il denaro. La notizia della rapina ai suoi danni si è presto diffusa nella comunità di Cisterna, con commenti di forte disapprovazione e grande preoccupazione sullo stato di salute di don Giancarlo.

“Con grande rammarico – ha commentato oggi il sindaco di Cisterna, Antonello Merolla - ho appreso della disavventura accaduta a don Giancarlo a poche settimane dalla presa in carico della parrocchia di San Carlo Borromeo a Latina. Voglio esprimere la più ampia solidarietà e vicinanza al caro don Giancarlo, a nome mio, dell'amministrazione comunale e credo di poterlo fare anche a nome della città.

Siamo rammaricati per quanto è accaduto. E’ un atto da condannare anche perché siamo di fronte ad  episodi di cronaca che si ripropongono in modo sempre più frequente e che oramai sembrano non risparmiare più nessuna città e nessuna categoria. Peraltro giunge in un momento certamente non facile per don Giancarlo, impegnato nella riorganizzazione della sua missione di parroco a Latina.

L'augurio è che possa superare senza conseguenze questa vicenda traumatica tornando ad essere pienamente un’importante guida spirituale per la sua nuova comunità come lo è stato per la nostra”.

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