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Venerdì, 1 Dicembre 2023
Cronaca

Rapina la farmacia armato di coltello: incastrato dal dna

Il colpo risale al 28 luglio messo a segno nella provincia di Arezzo; in carcere è finito un 45enne di Pomezia

E’ stato incastrato grazie al dna l’uomo originario di Pomezia e arrestato dai carabinieri perché considerato l’autore di una rapina messa a segno in una farmacia di Sansepolcro nella provincia di Arezzo. I fatti risalgono al 28 luglio scorso e il colpo aveva fruttato 700 euro. 

Come riporta ArezzoNotizie, quel giorno il 45enne, residente a Pomezia ma domiciliato nel comune della provincia aretina, era entrato nell’esercizio con il volto coperto da un passamontagna e armato di coltello; aveva poi minacciato le due farmarciste presenti, tra cui la titolare, e le aveva costrette ad aprire la cassa, per poi farle entrare in una stanza attigua al locale aperto al pubblico, prima di fuggire con il bottino.

I carabinieri si erano subito messi sulle sue tracce avviando le indagini; le immagini della videosorveglianza erano state sequestrate e comprate con le descrizioni fornite dalle donne rapinate. Era inoltre stato prelevato il passamontagna artigianale, cucito ricavandolo da altri indumenti, e che era stato gettato in un bidone dell’immondizia poco distante dalla farmacia. Stringendo il cerchio sui sospettati i militari erano così arrivati a un uomo che poteva corrispondere alla descrizione dei testimoni. Perquisito, era stato trovato in possesso di contante di cui però non aveva giustificato la provenienza, di un coltello identico a quello descritto come utilizzato per la rapina e aveva una ferita al ginocchio perfettamente compatibile con quella che il rapinatore si era procurato durante la fuga. Inoltre indossava lo stesso modello di scarpe che si notavano dalle immagini raccolte.

L’arresto fatto dai carabinieri era stato convalidato e l’uomo venne portato in carcere per poi essere liberato in attesa di ulteriori riscontri. Adesso è arrivata anche la prova del dna e anche l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Arezzo, che a seguito della richiesta della locale procura ha concordato con le risultanze investigative, scaturite dalla successiva comparazione tra il profilo genetico dell’uomo arrestato e le tracce biologiche repertate dai carabinieri di Sansepolcro e provenienti dal passamontagna. La custodia cautelare in carcere, in attesa del giudizio, è motivata dal fatto che il giudice ha valutato il rischio che il 45enne possa "reiterare la condotta delittuosa o reati simili". 

Il rapinatore ora si trova in carcere ad Arezzo.

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