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Cronaca Santi Cosma e Damiano

Imprenditore rapinato davanti alla banca, nuovo scacco alla banda: individuati altri tre complici

Misura cautelare personale per tre uomini considerati membri del gruppo criminale entrato in azione davanti alla filiale a Santi Cosma e Damiano. La vittima stava depositando una grossa somma di denaro

Nuova svolta nelle indagini condotte dai carabinieri sulla rapina ai danni di un imprenditore avvenuta nel dicembre scorso davanti a una banca nel territorio di Santi Cosma e Damiano. Dopo mesi di attività e meticolosi accertamenti, i militari dell’Arma hanno individuato tre componenti della banda che quel giorno era entrata in azione che si aggiungono ai tre uomini che pochi giorni dopo il colpo erano stati sottoposti a fermo, uno originario di Mondragone, classe 1974, e altri due del posto di 46 e 24 anni. 

Nei giorni scorsi i carabinieri del Norm - Sezione Operativa della Compagnia di Formia hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale emessa dal gip del Tribunale di Cassino, su richiesta della Procura di Cassino, a carico di un 40enne di Miano (in provincia di Napoli) e di un 55enne di Napoli, per rapina, e di un 38enne sempre di Napoli per ricettazione - quest’ultimo già detenuto nel carcere di Carinola -. Le indagini condotte dal mese di dicembre scorso ad aprile, spiegano dall’Arma, hanno permesso di “evidenziare le responsabilità dei tre uomini” per la rapina all’imprenditore di Mondragone messa a segno il 12 dicembre all’esterno della Cassa Rurale e Artigiana dell’Agro Pontino a Santi Cosma e Damiano mentre la vittima, a cui furono portati via 50mila euro, stava per depositare l'ingente somma di denaro. 

Un colpo studiato con la banda che probabilmente aveva seguito i movimenti dell'imprenditore. “Le attività - aggiungono dall’Arma - hanno permesso di chiarire compiti e i ruoli degli autori" del colpo, due dei quali hanno preso parta alla realizzazione e uno ha procurato l’auto rubata, una delle due usate dai malviventi per compiere la rapina e per fuggire. Nell'immediatezza, a dicembre, i carabinieri avevano infatti trovato e sottoposto a sequestro, per i successivi approfondimenti di natura tecnica, le due auto, i telefoni cellulari e gli indumenti usati durante il colpo.

Proseguono intanto le indagini per l’identificazione degli ultimi due componenti del gruppo criminale che ancora a oggi restano ignoti. 

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