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Cronaca

Rapina da “Montani Beef” sulla Pontina: un uomo e una donna arrestati dai carabinieri

Il colpo nel bar tavola calda risale al giugno scorso: in manette per rapina in concorso un 36enne una giovane di 27 anni. Importante per l'identificazione si è rivelata la collaborazione dei cittadini

Due persone, un uomo e una donna, sono state arrestate questa mattina dai carabinieri perché ritenute responsabili della rapina messa a segno il 13 giugno scorso nel Bar Tavola Calda “Montani Beef” sulla Pontina. I militari dell’Arma hanno dato esecuzione all’ordinanza dispositiva di misura cautelare personale nei confronti di un uomo di 36 anni e una giovane di 27 anni, domiciliati entrambi ad Aprilia, per il reato di rapina in concorso.  

Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Gip del tribunale di Latina Pierpaolo Bortone su richiesta del sostituto procuratore Valerio De Luca sulla scorta dei risultati delle indagini dei carabinieri di Borgo Grappa.

La rapina da Montani Beef

La rapina risale al 13 giugno scorso e aveva fruttato un bottino di 200 euro, alcuni gratta e vinci, uno dei quali dal valore di 500 euro ancora da incassare, e un computer portatile. I due, approfittando del giorno di chiusura dell’esercizio commerciale, dopo aver forzato la porta d’ingresso si erano introdotti all’interno ma erano stati sorpresi dal titolare che si trovava nella propria abitazione adiacente il locale. “Nel tentativo di bloccarne la fuga - spiegano i carabinieri -, quest’ultimo, veniva spostato di peso dall’indagato il quale, dopo averlo spinto con violenza, lo faceva sbattere contro una delle vetrate consentendo in tal modo ad entrambi i malfattori di guadagnarsi la fuga”.  

Le indagini

Fondamentale per l’individuazione dei due responsabili è stata decisiva la collaborazione fornita dai cittadini: infatti, poco prima che venisse commessa la rapina l’auto usata agli arrestati era stata notata aggirarsi con fare sospetto nelle vicinanze di alcune abitazioni di Latina. “Con discrezione e prontezza - illustrano ancora i carabinieri - veniva rilevato il numero di targa dell’autovettura utilizzata e veniva fornita anche una generica descrizione degli occupanti”. Parte della targa dell’auto, una Renault Clio risultata cancellata d’ufficio dalla circolazione e da ricercare in quanto facente parte di intestazione fittizia di beni, era stata rilevata anche dal titolare dell’attività durante la rapina. 

L’auto usata per la rapina 

Qualche settimana dopo, nei primi giorni di luglio, poi , la vettura è stata fermata nel corso di un posto di controllo ad Aprilia e nella circostanza i due occupanti sono stati identificati . Dal momento che la descrizioni fisica degli autori della rapina fornita dalle vittime, coincideva con quella fornita da chi li aveva notati aggirarsi poco prima per le vie di Latina, l’attenzione investigativa si è concentrata specificatamente proprio sugli occupanti della Renault Clio per altro gravati da precedenti specifici e numerosi “alias”. 

Gli arresti

I successivi accertamenti hanno consentito poi di identificare gli indagati proprio come gli autori della rapina consentendo ai militari operanti di richiederne l’emissione della misura cautelare. Al termine dell’espletamento delle formalità di rito il 36enne sarà associato alla casa circondariale di Latina mentre la 27enne sarà sottoposta al regime degli arresti domiciliari.       

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