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L'intervento della polizia

Tentano la truffa a un anziano, poi lo sequestrano in casa e lo rapinano

Due gli arresti della polizia: un 19enne di Latina e un 16enne di Napoli

Si aggiravano con atteggiamento sospetto sotto un edificio guardando i nomi dei citofoni degli appartamenti. Poco dopo sono usciti dal palazzo in possesso di mille euro e di una borsetta piena di gioielli. Così gli agenti di polizia hanno potuto ricostruire il tentativo di truffa e la successiva rapina ai danni di un anziano residente. Tutto è successo sabato pomeriggio a Ischia, in via Gian Battista Vico. E agli arresti sono finiti un 16enne napoletano e un 19enne di Latina, accusati di sequestro di persona, rapina aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e per il maggiore è scattata anche una denuncia per ricettazione.

A notare i due giovani è stato un agente del commissariato di Ischia che in quel momento era libero del servizio e transitava lungo via Vico. Ha notato subito qualcosa di sospetto e, dopo aver visto i due ragazzi citofonare e salire per raggiungere uno degli appartamenti, ha contattato i colleghi del commissariato chiedendo il supporto di una pattuglia. All'arrivo dell'equipaggio i due ragazzi sono scesi e alla vista degli uomini in divisa hanno tentato subito la fuga ma sono stati bloccati. Uno di loro è stato trovato con la somma in contanti di 1.050 euro, l'altro con una borsa contenente diversi monili in oro. ù

Gli agenti hanno quindi accompagnato entrambi presso gli uffici di polizia per identificarli e in quel momento si è presentata una donna insieme ai genitori  per denunciare una rapina. I due anziani hanno riconosciuto uno dei due giovanissimi come l'autore della rapina commessa poco prima in casa e hanno poi ricostruito tutto quello che era accaduto. Hanno raccontato in particolare di essere stati contattati telefonicamente da una persona che, spacciandosi per il nipote, aveva chiesto dei soldi poiché sua madre era stata fermata dai carabinieri per non aver pagato dei bollettini ed occorrevano 6.000 mila euro come cauzione per il rilascio, pertanto sarebbe passato un uomo a ritirare il denaro. Poco dopo si è presentato effettivamente in casa un ragazzo ma l’anziano signore, probabilmente insospettito, ha chiesto al malvivente di mostrargli i documenti. Per tutta reazione quella che doveva essere una truffa si è trasformata in una rapina con sequestro di persona. Il ragazzo ha spinto l'uomo e lo ha chiuso in cucina e ha poi intimato alla moglie di consegnare il denaro che aveva in casa e l'oro, infine, dopo aver spintonato anche la donna che ha cercato di opporsi, si è allontanato in tutta fretta dall'appartamento con il bottino. Dopo le formalità di rito per entrambi è dunque scattato l'arresto.

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