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Cronaca Borgo Bainsizza

Rapina in villa a Bainsizza, coppia legata e picchiata: due arresti

Il colpo violento, ad opera di quattro banditi, il 16 settembre scorso. In manette il basista e uno degli esecutori materiali. Irreperibili gli altri tre

Sono considerati il mandante e uno degli esecutori della rapina violenta ai danni di una coppia messa a segno nel settembre scorso in una villa di Borgo Bainsizza: B. F., 25enne di Latina, e B. I. N., 20enne di origine romena, sono stati arrestati questa mattina dagli agenti della squadra mobile.

LA RAPINA - Nella notte del 16 settembre del 2012 quattro banditi incappucciati e armati di coltello e pistola, avevano fatto irruzione nell’abitazione di un imprenditore e di sua moglie a Borgo Bainsizza: dopo averli attesi al loro rientro a casa li hanno prima colpiti con il calcio della pistola, poi legati con del nastro da imballaggio e, mentre infierivano sulla donna con la punta acuminata di un coltello, hanno costretto il marito a rivelare il nascondiglio del denaro. Portata a termine l’azione violenta, sono poi fuggiti con un bottino di circa 30mila euro in contanti, gioielli ed un’autovettura di proprietà dei coniugi, poi rinvenuta in provincia di Frosinone.

LE INDAGINI - Dopo mesi di indaginI capillari, e grazie anche agli elementi forniti dalle due vittime, la squadra mobile di Latina ha concentrato la sua attenzione su una banda di pregiudicati romeni che vivevano nella provincia di Frosinone, proprio nei pressi della zona dove era stata ritrovata l’auto rubata. “Sulla base dei dati ricavati dalle utenze cellulari in uso al gruppo – spiegano dalla Questura -, venivano individuati 4 di loro che, nella serata del 16 settembre 2012, da Frosinone si spostavano nella zona di Borgo Bainsizza in orari compatibili con quelli in cui veniva messa a segno la rapina”.

Mandante del colpo violento, secondo gli investigatori, sarebbe proprio il 25enne di Latina che, come è stato scoperto, aveva dei rapporti di affari con le vittime ed era perfettamente a conoscenza delle loro abitudini e delle loro capacità economiche. Secondo quanto accertato, era stato lui stesso ad effettuare i sopralluoghi sulla villa con il capo banda e ad accompagnare sul posto i singoli componenti la sera della rapina.

PERQUISIZIONI E ARRESTI - Durante le perquisizioni a carico degli indagati sono state scoperte poi le ricetrasmittenti impiegate durante la rapina, l’arma rivelatasi giocattolo priva di tappo rosso ed alcuni orologi di pregio trafugati dall’abitazione delle vittime.

Da qui, e considerato il grave quadro indiziario, la richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo pontino di una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’italiano e dei quattro esecutori materiali, tutti di origine romena. Lo straniero di 20 anni è stato catturato a Frosinone mentre tentava di prendere un pullman per tornare nel suo paese, mentre il 25enne è stato tratto in arresto nella sua abitazione di Latina. I complici risultano al momento irreperibili sul territorio italiano.

Per loro le accuse sono di rapina aggravata, sequestro di persona e lesioni. Intanto presso il Servizio di Polizia Scientifica di Roma verranno svolti gli accertamenti di comparazione tra il materiale biologico repertato all’interno dell’abitazione ed i profili genetici degli autori. 

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