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Cronaca

Rapine ai supermercati, preso il ladro che si finge cliente

Sarebbe colpevole di 15 colpi realizzati in 2 mesi compresi quelli all'Italcarni e al Lidl di Latina; ha raccontato di agito per far fronte ai debiti

Si fingeva un normale cliente, girava tra gli scaffali e prendeva qualche prodotto, faceva regolarmente la fila alla cassa e poi arrivato il suo turno estraeva una pistola da una busta nera con cui minacciava la cassiera facendosi consegnare l’incasso prima di fuggire via a piedi facendo perdere le sue tracce.

Agiva sempre seguendo lo stesso modus operandi S. G., il giovane di 22 anni residente a Cerveteri, considerato il presunto responsabile di due rapine messe a segno nel capoluogo pontino, una all’Italcalrni di viale Le Corbusier e una seconda al Lidl di via Pier Luigi Nervi, così come anche di un’altra quindicina di colpi.

Gli uomini della terza sezione antirapina della squadra mobile della Questura del capoluogo pontino sono arrivati al giovane, detenuto a Regina Coeli a Roma dopo essere stato arrestato lo scorso 15 marzo per una rapina messa a segno al Carrefour di Velletri, e ora denunciato all’autorità giudiziaria dagli agenti di Latina, attraverso le analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza che hanno messo in luce una straordinaria corrispondenza tra il giovane ladro e l’autore dei colpi messi a segno nel capoluogo.

Al termine di una perquisizione effettuata nella sua abitazione sono inoltre stati sequestrati pantaloni e giubbotti che il 22enne indossava al momento delle rapine a Latina; altri elementi che comproverebbero il suo coinvolgimento sono arrivati anche dallo screening dei tabulati di traffico telefonico.

Il ragazzo è sospettato di aver messo a segno circa 15 rapine nell’arco di due mesi e mezzo in danno di supermercati di Latina, Cisterna. Aprilia, Velletri, Pomezia e Genzano, tutte commesse con identico “modus operandi”.      

Ora sono in corso ulteriori accertamenti da parte della squadra mobile per verificare la presenza di complici  con funzioni di “basista” o “palo”, il 22enne ha fatto parziali ammissioni dei fatti che gli vengono contestati, dicendo di essere stato spinto alla commissione delle rapine dalla necessità di far  fronte a dei debiti. 

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