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Cronaca

Prostitute violentate e rapinate, nuova ordinanza per il 24enne condannato

Ordinanza di custodia cautelare in carcere per sequestro di persona, violenza sessuale e rapina aggravata nei confronti di una 38enne sudamericana per il giovane condannato a 10 anni dal tribunale di Latina

Pochi giorni fa era stato condannato in primo grado a 10 anni di reclusione perché accusato di una serie di rapine e violenze sessuali ai danni di alcune prostitute, e di essere uno dei componenti di una banda sgominata lo scorso anno dai carabinieri del comando provinciale di Latina.

Ora al 24enne di nazionalità romena è stata notificata, da parte dei militari di Ardea, una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di sequestro di persona, violenza sessuale e rapina aggravata nei confronti di una 38enne sudamericana.

Nello specifico, i carabinieri, al termine di una meticolosa indagine, hanno accertato che l’uomo nel gennaio del 2013 nel comune romano si era recato presso l’abitazione dove la donna si prostituiva con il pretesto di chiedere una prestazione sessuale. Presentatosi con altri complici, non ancora identificati, una volta dentro ha estratto una pistola, priva di tappo rosso, e sotto la minaccia dell’arma ha immobilizzato la donna al fine dapprima di violentarla ed in un secondo momento di impossessarsi di preziosi ed altri oggetti di valore oltre alla somma contante di euro 1500 in banconote di vario taglio. Prima di andare via i malviventi avevano legato con delle fascette da elettricista la vittima che solo dopo un po' era riuscita a liberarsi e a richiedere aiuto.

I militari sono giunti all’identificazione del 24enne sia attraverso un'attività di tipo informativo che dell’analisi dei tabulati, ma soprattutto grazie ad alcune analisi di laboratorio eseguite dai Carabinieri del Ris di Roma che non hanno lasciato dubbi sull’identità dell’aggressore.

L’uomo, solo pochi giorni fa, appunto, è stato condannato in primo grado a 10 anni di reclusione presso il Tribunale di Latina. Circa un anno fa era stato arrestato dai carabinieri, in flagranza di reato, unitamente ad altri tre complici tutti italiani e provenienti da Roma, per aver perpetrato un’incursione presso l’appartamento di una prostituta del luogo con le stessa modalità attuate ad Ardea. Le successive indagini hanno consentito di appurare che il gruppo criminale si era reso responsabile di numerose rapine, stile “Arancia Meccanica”, che si erano verificate poco più di un anno fa in danno di prostitute sudamericane e dell’Est Europa domiciliate sul litorale pontino, ed in particolare a Latina.

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