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Cronaca

Un “Ibis Eremita” al centro recuperi di Fogliano: il raro esemplare trovato a Terracina

L’esemplare di volatile, della specie a grave rischio d’estinzione e scomparsa in Europa, è stato consegnato al centro recuperi per la fauna selvatica gestito dai Carabinieri Forestali

E’ stato consegnato nei giorni scorsi al centro recuperi per la fauna selvatica gestito dai Carabinieri Forestali del reparto carabinieri biodiversità di Fogliano l’esemplare di “Ibis Eremita” ritrovato a Terracina. 

Una notizia importante dal momento che l’“Ibis Eremita” è considerata specie a grave rischio d’estinzione, inserita nella lista rossa dell’Iucn; allo stato selvatico è presente con una piccola popolazione stanziale in Marocco, un altro piccolo nucleo in Turchia ed in sSiria mentre in Europa è completamente scomparsa.

Il centro recuperi per la fauna selvatica 

Nel borgo di Fogliano, presso la sede del reparto carabinieri biodiversità di Fogliano, è attivo da molti anni un centro recuperi per la fauna selvatica, che ospita ogni anno decine di esemplari feriti, curandoli e attivandosi per il rilascio in natura. Un ospite speciale ha dunque raggiunto il centro nei giorni scorsi. un esemplare di ibis eremita, specie da molto tempo estinta in europa, ha raggiunto il nostro territorio. L’esemplare di Ibis Eremita, viene spiegato in una nota, “è parte di un gruppo di circa 10 individui, inseriti in un progetto di ricerca che coinvolge diversi paesi europei. La specie, ridotta a pochissimi esemplari in Marocco, Turchia e Siria, non migra più verso l’Europa.

Il progetto del waldrapp-team nasce nel 2002; la finalità principale consiste nel testare la possibilità di ricreare una popolazione migratrice di Ibis Eremita; prevede l’allevamento dei nidiacei, provenienti dai vari zoo coinvolti, affidandoli a delle ‘madri adottive’ umane che poi, con l’ausilio di un deltaplano, li guidano nella prima migrazione, dalla Baviera alla Toscana. E’ qui, nella laguna di Orbetello, che i giovani Ibis dovrebbero svernare. Ogni esemplare è munito di anello e di rilevatore gps per consentire ai ricercatori di seguirne gli spostamenti. 

I reparti biodiversità svolgono, a livello naturalistico, un ruolo di estrema importanza per la conservazione; in particolare, gli uffici situati lungo la fascia costiera consentono di raccogliere  dati sulle presenze dei migratori, contribuendo ad incrementare la banca dati che rappresenta il punto di partenza per lo studio delle migrazioni. Il misterioso meccanismo che porta ogni anno centinaia di migliaia di uccelli a compiere spostamenti lunghissimi da un continente all’altro affascina da sempre l’uomo, che un tempo vi leggeva segnali e profezie, e che oggi cerca di scoprire la misteriosa spinta che muove questi viaggi.

Il progetto del waldrapp-team è incentrato proprio su questo argomento, concentrando lo sforzo congiunto di più paesi per guidare i giovani Ibis nel loro volo. Nel 2003 è stata avviata la prima migrazione guidata dall’uomo: dalla Baviera un gruppo di Ibis Eremita avrebbe dovuto seguire in volo i genitori adottivi che a bordo di due deltaplani a motore li avrebbero guidati verso la laguna di Orbetello. Da allora, ogni anno i giovani Ibis vengono accompagnati nel loro primo volo verso la Toscana; l’esemplare ospitato a Fogliano verrà presto portato a ricongiungersi con il resto dello stormo”.

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