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Cronaca

Nuova vita per i siti industriali dismessi, la Cisl: "Ripartire dalla Nexans"

Ieri il convegno sulla normativa organizzato dal Consorzio per lo sviluppo industriale di Roma e Latina

Linee guida di reindustrializzazione dei siti dismessi. Se ne è parlato ieri al Palazzo della Cultura di Latina nel corso di un seminario organizzato dal Consorzio per lo Sviluppo industriale Roma-Latina. Alla platea, composta da autorità locale e organizzazioni sindacali, sono stati illustrati gli scopi e il percorso normativo seguito dal Consorzio per il fenomeno della deindustrializzazione. 

E’ già in atto un progetto per censire i siti dismessi, perché la normativa in oggetto prevede che i consorzi possano anche acquistare le aree o prenderle in forma coattiva per poi ridestinarle, con un vantaggio sostanziale per il nuovo proprietario perché al valore rivalutato del sito, verranno defalcati tutti i contributi pubblici che quel sito ha percepito.

La Regione Lazio con delibera numer 12 del 2012 ha inoltre approvato il nuovo piano consortile permettendo a tutti i Comuni che abbiano dei siti dismessi di entrare nel Consorzio senza andare in conflitto con le relative destinazioni d’uso. "I territori di Roma e Latina - spiega la Cisl - sono disseminati di impianti industriali ormai in stato di abbandono e alcuni rappresentano anche un potenziale rischio ambientale. Pertanto, adoperarsi per trovare nuovi imprenditori che intervengano per riqualificare un sito per poi dar vita ad una sana attività industriale è un’opportunità da non sottovalutare. Scopo del seminario è stato quello di far conoscere a tutta la comunità istituzionale le linee guida legislative".

Il contributo della Cisl di Latina al riguardo è stato chiaro. Il sindacato pontino è pronto a fare la sua parte nel cercare di “riaccendere” l’interruttore della produzione in quei siti industriali che da anni sono fermi sul territorio pontino. "Ma occorre non dimenticare gli elementi più importati - aggiunge la Cisl - gli uomini e le donne che hanno lavorato e vissuto in quei siti e che forse, a distanza di anni, ancora non hanno trovato una ricollocazione lavorativa. E’ tempo di costruire un sistema di tutele per la persona nel lavoro, è tempo di tutelare il lavoratore in quanto soggetto sociale".

Riattivare i siti dismessi - spiega il segretario provinciale Roberto Cecere - è sicuramente un'operazione importantissima per tutto il territorio, in particolare far ripartire l’area industriale più grande della città. Un esempio è dato dal sito  della Nexans, dove ormai da alcuni anni non c’è nessun insediamento industriale. Sarebbe opportuno capire con la proprietà cosa intenda fare, e se non vuole più realizzare nulla sotto l’aspetto industriale, attivare tutta la procedura affinché il territorio ne rientri in possesso e si comincino a costruire opportunità di lavoro, visto che quell’azienda ha generato diversi disoccupati con la sua dismissione”.

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