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Mercoledì, 22 Marzo 2023
In Tribunale

‘Ricetta Express’ in quattro dal gup per i farmaci ad azione stupefacente

Nell’inchiesta sono coinvolti un medico, un farmacista, un tossicodipendente e una paziente oncologica del sud pontino

Prima udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Cassino Massimo Lo Mastro per i quattro indagati a vario titolo per corruzione e peculato, truffa al sistema sanitario, concorso in falso in certificazioni mediche nell’ambito dell’inchiesta ‘Ricetta Express’ condotta dai carabinieri del Nas nel sud pontino nel 2021. A essere coinvolti un dirigente medico del pronto soccorso dell’ospedale di Formia, un tossicodipendente – finiti entrambi ai domiciliari – un farmacista di Santi Cosma e Damiano impiegato presso una farmacia di Minturno e una paziente oncologica. 

Le indagini erano partire in seguito alla segnalazione della Asl di Latina che aveva rilevato un numero eccessivo di prescrizioni di un farmaco ad azione stupefacente a una sola paziente. Gli accertamenti dei militari avevano permesso di accertare che il dirigente medico, in concorso con il farmacista, prescriveva alla 62enne un quantitativo eccessivo, addirittura 1.600 confezioni, di uno spary nasale analgesico che conteneva sostanze incluse nella tabella ministeriale degli stupefacenti. Tutto questo in aggiunta alla terapia che alla donna veniva già prescritta dal medico di famiglia e che era nota al farmacista. La Asl pontina aveva corrisposto alla farmacia e ad altra farmacie locali oltre 470mila euro tra il 2016 e il 2019.

Era inoltre emerso che il dirigente medico ospedaliero, abusando della sua qualifica, aveva illecitamente ceduto a un 37enne tossicodipendente mille flaconi di morfina, al prezzo medio di 50 euro a fiala e al di fuori di qualsiasi protocollo terapeutico. A questo scopo aveva prescritto false ricette mediche, approvvigionandosi del farmaco sia presso farmacie sia all'interno del pronto soccorso in cui fino ad oggi ha prestato servizio. Nell’udienza di ieri il gup ha affidato l’incarico ad un perito affinché stabilisca il principio attivo dei farmaci e ha poi rinviato al 23 marzo prossimo. La Asl è parte civile.

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