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Cronaca Borgo Montello

Emergenza rifiuti, politica unita: “Chiudere la discarica del Montello”

Lo scorso 13 gennaio i cittadini dei borghi hanno partecipato alla manifestazione davanti la discarica. Al loro fianco anche la politica tutta che ribadisce la sua richiesta di chiudere la discarica

Nell’ultima settimana è il tema che ha tenuto maggiormente banco che ha visto cittadini e politici – di centrodestra e di centrosinistra – uniti per dire di no al decreto del Ministro Clini che prevede il conferimento nelle altre province del Lazio, di conseguenza anche a Latina, dei rifiuti provenienti della capitale. Proprio ieri, nonostante la pioggia, i cittadini dei di Latina si sono riuniti davanti la discarica del Montello per ribadire il loro no, mentre dal mondo politico la richiesta è solo una: “Chiudere la discarica del Montello”.

ENRICO FORTE, CANDIDATO ALLE REGIONALI - “Dopo decenni di ininterrotta servitù la discarica di Borgo Montello deve essere chiusa a favore di soluzioni che rispettino l’ambiente: la provincia di Latina non può permettersi di accogliere anche parte dei rifiuti di Roma come stabilito dal decreto del Ministro Clini” ha commentato Enrico Forte, candidato alla Regione Lazio dopo la partecipazione al presidio di protesta promosso dal Pd e dagli altri partiti del centro sinistra davanti al sito di Montello sabato scorso. “La vicenda – sottolinea Forte – non riguarda soltanto la città di Latina ma l’intera provincia: la discarica deve essere definitivamente chiusa e il territorio di Borgo Montello e zone limitrofe bonificato e al contempo vanno individuate aree idonee ad accogliere impianti di selezione e trattamento moderni e con il minor impatto possibile. Si tratta di un passaggio fondamentale per recuperare quella porzione di territorio alla sua vocazione naturale, l’agricoltura, il turismo e l’archeologia vista la presenza della valle dell’Astura e del sito archeologico di Satricum: è su questo patrimonio ambientale e storico, e non invece sugli oscuri interessi legati alla gestione dei rifiuti, che bisogna puntare ed investire risorse per garantire un futuro diverso alla nostra città e alla nostra provincia”.

MAURIZIO PATARINI, CITTÀ NUOVE  - “Opporsi al decreto con cui Ministro Clini con strumenti d'emergenza vorrebbe trasferire i rifiuti di Roma anche a Latina, apre una nuova fase per la politica locale, per troppi anni succube e subalterna a scelte romane. Tutti i Comuni della Provincia di Latina, in testa quello di Latina hanno scelto di ricorrere contro il decreto, emanato per risolvere la questione dei rifiuti esclusivamente romana.  Le cause di questa situazione affondano le radici nel passato, un passato caratterizzato dalla incapacità di scegliere, scaricando le responsabilità vicendevolmente. Con la volontà di non accettare imposizioni romane, si apre una nuova fase per la politica locale, che vuole autodeterminarsi nelle scelte, senza essere appendice della politica romanocentrica. La discarica di Borgo Montello va chiusa e bonificata, restituendo ai cittadini una porzione di territorio tra i più belli che abbiamo, come quella della valle dell'Astura”.

CIRCOLO PD LATINA CENTRO – “Se i rifiuti di Roma saranno sverzati nelle discariche di Latina la responsabilità sarà del centrodestra. Il Ministro Clini con un provvedimento ha decretato il conferimento dei rifiuti di Roma a Latina ed alle altre Province della Regione Lazio aiutando, in tal modo, a cavar le castagne dal fuoco al sindaco di Roma Alemanno ed alla giunta Polverini” commenta in una nota il Circolo Pd Latina Centro anche lui presente al presidio di sabato al Montello.
“Il nostro Circolo interviene sul tema dei rifiuti per rimarcare che la questione non interessa soltanto i nostri concittadini dei borghi del nord, che da decenni pagano gli effetti della servitù delle discariche, ma coinvolge l'intera collettività. Le discariche di borgo Montello vanno chiuse e non devono diventare la pattumiera di Roma. Abbiamo da sempre manifestato la nostra contrarietà alle politiche di gestione dei rifiuti delle amministrazioni locali e regionali di centrodestra, ed ora il Governo ci presenta un conto salato. Abbiamo sempre manifestato contrarietà al mantenimento delle due discariche di via Monfalcone. Abbiamo denunciato la scarsa attività di raccolta differenziata che è alla base di una svolta in materia di gestione del ciclo dei rifiuti. Vorremmo ricordare che il livello di raccolta differenziata in Provincia di Latina si attesta intorno al 20%, mentre per il Comune di Latina il tasso è circa il 30%. Molto distante rispetto al dato di legge che prevede una raccolta differenziata del 65%. Questo la dice lunga sulla qualità delle politiche attuate dal centrodestra e sull’individuazione delle responsabilità politiche del provvedimento governativo”.

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