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Cronaca

Rigenerare le periferie urbane, le idee e i progetti degli ingegneri

Seminario dal titolo “Da Urban ai contratti di quartiere, progetti integrati per la rigenerazione delle periferie” in programma per martedì pomeriggio presso la sede dell’Ordine degli Ingegneri di Latina

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

Arrivare a nuovi modelli di urbanistica per città più vivibili e di gestione del territorio è il percorso che sarà seguito dal seminario organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Latina e dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) - che si terrà domani 5 novembre 2013 alle ore 16 presso la sede dell’Ordine in piazza Celli 3 a Latina.  L’’incontro vedrà la partecipazione dell’ingegner Fabrizio Ferracci – Presidente Ordine degli Ingegneri di Latina, dell’architetto  Daniel Modigliani – Urbanista e Presidente INU Lazio e dell’ ingegner Gianfranco Buttarelli – Vice Presidente INU Lazio.

L’appuntamento di domani intitolato “Da Urban ai contratti di quartiere, progetti integrati per la rigenerazione delle periferie”, curato dall’architetto Mario Spada, coordinatore della Biennale dello  Spazio pubblico, tratterà tematiche attuali  affrontati con approcci innovativi,  efficaci , ma  da consolidare.

La deindustrializzazione e la crisi economica hanno favorito il declino urbano, creato “quartieri difficili” caratterizzati da disoccupazione giovanile, degrado, scarsa integrazione dei nuclei immigrati, radicamento di reti illegali. Per questi quartieri i progetti URBAN promossi dalla UE e i Contratti di quartiere promossi dallo Stato Italiano hanno cercato di indicare la via della progettazione integrata.

“Il degrado sociale è una patologia purtroppo presente in molti parti delle nostre città – spiega Fabrizio Ferracci, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Latina -  dai centri storici in abbandono, alle sconfinate periferie. I programmi  integrati  di intervento, offrono reali possibilità di incidenza, ma  non sempre riescono  ad incidere su tale versante.

La polifunzionalità delle zone agricole, il cui riconoscimento formale è previsto da una recente proposta di legge regionale, modificativa della inapplicata legge regionale sul governo del territorio, costituisce un potenziale di sviluppo, di assoluto valore, specialmente se rapportato alla attuale negativa contingenza economica. Al tempo stesso costituisce una nuova opportunità per la tutela attiva del territorio e dei suoi equilibri ambientali, la possibilità di integrare virtuosamente i sistemi agricoli ed urbani.

L’Ordine degli Ingegneri sta lavorando con l’INU alla definizione  del programma del prossimo anno – sottolinea l’Ing. Buttarelli, “Vorremmo conferire allo stesso una specifica valenza formativa e per questo pensiamo ad un ‘Percorso’ strutturato che esplori  tutte le tematiche attuali dell’urbanistica, dalla definizione del quadro delle conoscenze, alle diverse forme di pianificazione, alle più opportune forme di gestione. Vorremmo coinvolgere esperti in grado di  offrire contributi altamente qualificati, ma anche testimonianze di concrete esperienze compiute, il tutto a beneficio delle politiche urbanistiche da attuare nel nostro territorio”.

“Vorremmo infine analizzare in modo sistematico e compiuto la condizione della città di Latina – conclude Ferracci - al fine di trattare in uno specifico convegno la individuazione dello strumento da adottare , il  più opportuno per il rilancio della economia del territorio di riferimento”.

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