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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Sigilli alla Plasmon, chiesto il dissequestro dello stabilimento

Oltra alla richiesta, l'azienda ha presentato anche un'integrazione alla relazione tecnica già depositata. Il sequestro sabato scorso al termine di indagini avviate per la morte di un operaio nell'ottobre del 2012

Depositata la richiesta di dissequestro dello stabilimento Plasmon sulla Pontina. La richiesta della revoca dei sigilli da parte della società Heinz Italia che ha presentato anche una documentazione relativa ai lavori eseguiti nel sito del capoluogo in seguito alle prescrizioni fatte dai vigili del fuoco.

L’istanza è stata presentata questa mattina dopo che sabato scorso, al termine di indagini durate circa un anno e mezzo, lo stabilimento era stato sequestrato a causa di violazione sulla normativa antincendio.

Gli accertamenti che poi hanno portato ai sigilli erano partiti nell’ottobre del 2012 dopo la morte di un operaio di 33 anni, Massimo Bigonzi, rimasto folgorato mentre eseguiva dei lavori.

La conferma della presentazione della richiesta di dissequestro arriva dalla stessa Plasmon.

In una nota l’azienda scrive di aver “presentato, questa mattina, un’integrazione alla relazione tecnica già depositata insieme a richiesta di revoca del sequestro. Tale integrazione è volta a specificare alcuni importanti dettagli ed è in linea le indicazioni ricevute dalle Autorità preposte.

Abbiamo lavorato in coordinamento con i Vigili del Fuoco e confidiamo che il risultato sia soddisfacente. Siamo consapevoli – prosegue la nota - che è necessario del tempo per la valutazione del documento, pur confidando che tale valutazione avvenga nei tempi tecnici più rapidi possibili per consentire la sollecita ripresa delle attività produttive.

La produzione dello stabilimento di Latina riprenderà immediatamente al ricevimento della notifica di dissequestro. La sicurezza rimane prioritaria per Plasmon” conclude la nota.

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