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Cronaca Roccasecca dei Volsci

La morte di Arrigo Casconi non fu un omicidio, assolti fratello e cognato

Il corpo del maresciallo dell'Aeronautica era stato ritrovato senza vita in un terreno a Roccasecca dei Volsci. L'accusa aveva già chiesto l'archiviazione

Alla fine si è concluso con due assoluzioni il processo per la morte di Arrigo Casconi, 62enne ex maresciallo dell’Aeronautica il cui resti vennero ritrovati a giugno 2015 pochi giorni dopo la sua scomparsa in un terreno a Roccasecca dei Volsci.

Una vicenda complicata dal punto di vista giudiziario visto che già una prima volta il pubblico ministero Giuseppe Miliano a conclusione delle indagini aveva chiesto l’archiviazione per Antonio Casconi e Gaspare Caraffi, rispettivamente fratello e cognato della vittima, indagati per omicidio volontario e distruzione di cadavere. Secondo il magistrato non erano emersi elementi tali da poter attribuire ai due la responsabilità della morte dell’uomo. Ma il gip Giuseppe Cario aveva deciso di procedere con l’imputazione coatta ritenendo che ci fossero delle incongruenze nella ricostruzione.

Oggi davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Mario La Rosa sono comparsi nuovamente Casconi e Caraffi i cui legali – gli avvocati Angelo Palmieri, Sinuhe Luccone e Angelo Pincivero – avevano richiesto il giudizio abbreviato: il pm Miliano ha reiterato la sua richiesta di archiviazione e il gup, a conclusione della camera di consiglio ha accolto la richiesta assolvendo entrambi per non aver commesso il fatto.  

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