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Cronaca

Morta per un by pass gastrico, la storia di Sara Roncucci a “I Fatti Vostri”

La tragedia della mamma di 31 anni originaria di Sinalunga ma residente a Latina affrontata nel corso della trasmissione di Rai2 condotta da Giancarlo Magalli

Torna a “I Fatti Vostri” la storia di Sara Roncucci, la giovane mamma deceduta il 27 dicembre 2016 dopo quattro mesi di calvario iniziato da un intervento di routine, un by-pass gastrico. La nota trasmissione di Rai2 condotta da Giancarlo Magalli nella puntata in onda oggi, martedì 30 gennaio, si occuperà della tragedia della 31enne originaria di Sinalunga in provincia di Siena ma residente a Latina.   

Una morte quella di Sara Roncucci su cui si cerca ancora di fare chiarezza. Sara è deceduta nel dicembre del 2016, come ricostruisce Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro compresi i casi di presunta mala sanità a cui la sua famiglia si è rivolta, “nella casa di cura Habilita di Ciserano (Bergamo), dopo quattro mesi di calvario iniziato da un intervento di routine, un by-pass gastrico a cui si era sottoposta all'ospedale di Siena per problemi di obesità, ed esploso al nosocomio di Latina dove, in seguito a un'emorragia addominale legata all'operazione per il distacco di una graffetta, ha subìto un arresto cardiaco da cui non si è più ripresa”.

Sono stati invitati in trasmissione a raccontare la vicenda e illustrare gli ultimi sviluppi del procedimento penale per omicidio colposo aperto dalla Procura di Bergamo, e che vede indagati ben 25 sanitari delle tre strutture coinvolte, la sorella della vittima, Sabrina, e il dottor Ermes Trovò, presidente di Studio 3A, che assiste la famiglia nella sua ricerca di verità e giustizia.

Il caso torna così alla ribalta nazionale proprio ad un mese dall’importante udienza del 27 febbraio prossimo. “Il prossimo mese sarà decisivo” commenta Studio 3A. Il pm della Procura di Bergamo, che indaga sulla morte della giovane donna, aveva infatti chiesto che il procedimento fosse archiviato. Ma il Gip del tribunale di Bergamo Bianca Maria Bianchi ha ritenuto la richiesta di archiviazione non condivisibile e ha fissato l’udienza in camera di consiglio per martedì 27 febbraio 2018.

“Un diniego che rappresenta un'iniezione di fiducia per le speranze e le tesi della famiglia e di Studio 3A, e il fatto che il Gip non abbia voluto chiudere tutto così frettolosamente a cuor leggero è la conferma che anche dal Tribunale vogliono vederci più chiaro” conclude Studio 3A. 

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