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Incidenti stradali

“Ruote ferme, pedoni salvi”: sul tavolo del sindaco Coletta il progetto per la sicurezza sulle strade

A trasmetterlo l’Associazione Familiari e Vittime della Strada, anche alla luce degli ultimi investimenti in città, tra cui quello di ieri di fronte al Manzoni. L’ipotesi di introdurre la figure dell’”Assistente pedonale”

Si chiama “Ruote ferme, pedoni salvi” il progetto per la sicurezza stradale che l’Associazione Familiari e Vittime della Strada ha presentato al sindaco Coletta. Un tema quello della sicurezza stradale tornato attuale anche dopo l’incidente di ieri in viale Le Corbusier con una docente investita di fronte al Liceo Musicale Manzoni. “Quanto accaduto - spiegano dall’associazione - rivela ancora una volta la scarsa attenzione alla sicurezza stradale, nonostante i numerosi appelli che negli anni si sono susseguiti per provare ad arginare i rischi che corrono studenti ed insegnanti che ogni giorno sono costretti ad attraversare quella strada”.

“Ben consapevoli del fatto che le polizia locali non sempre dispongono di organico sufficiente per presidiare le arterie più a rischio, da febbraio 2021 la nostra associazione ha attivato un progetto dal titolo ‘Ruote ferme, pedoni salvi’, partito in via sperimentale sulla città di Torino" e che ora è stato proposto anche al sindaco Damiano Coletta". Il progetto si fonda su un protocollo di intesa tra l’associazione e il Comune, rappresentato dal Corpo della polizia locale di Latina, con il coinvolgimento degli utenti in carico all’Associazione impiegati nei lavori di pubblica utilità ai fini della messa alla prova e quale pena sostitutiva, che vestiranno i panni di “assistenti pedonali”.

L’assistente pedonale, viene spiegato, “dovrà essere adeguatamente formato dagli agenti di polizia locale, per presidiare gli attraversamenti pedonali a rischio, non solo davanti alle scuole, agevolando il transito dei pedoni. Ogni utente sarà equipaggiato con pettorina ad alta visibilità, paletta e body-cam (supporto digitale audio-video)”.

Ad oggi il progetto sta vedendo la luce in numerose città di Italia, forti del successo riscontrato a Torino. L’intento, aggiunge ancora l’associazione, “è quello, da un lato di assicurare una maggiore tutela per gli utenti deboli della strada, dall’altro rieducare gli utenti in messa alla prova che hanno commesso un reato in violazione al Codice della Strada. Tale attività consentirà loro di interiorizzare la gravità del reato commesso e rafforzare sentimenti di legalità, affermando la cultura del bene pubblico. Il progetto sarà a costo zero per l’Amministrazione comunale essendo finanziato dal Fondo Vittime della Strada, istituito dall’associazione, nel quale convergono le donazioni/versamenti nell’ambito della messa alla prova e giustizia riparativa".

Il progetto ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Giustizia e dell’ANCI. Questa mattina, mercoledì 1 dicembre, la bozza di protocollo è stata inviata in via ufficiale alla Segreteria del sindaco di Latina, “nella speranza che in tempi brevi la macchina amministrativa colga l’opportunità offerta e metta in atto le procedure per l’approvazione del progetto in Giunta e la successiva sottoscrizione del protocollo. La sicurezza stradale non può più attendere”.

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