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Cronaca Sabaudia

Corruzione a Sabaudia, davanti al giudice il racconto di alcune delle persone coinvolte

Negli interrogatori di garanzia l'imprenditore Malinconico, il forestale Rossi e il geologo Alessi rispondono alle domande. Piovesana in silenzio

Si sono conclusi nel pomeriggio i primi interrogatori di garanzia di cinque delle sedici persone colpite da ordinanza cautelare nell’ambito dell’inchiesta ‘Dune’ compreso il sindaco Giada Gervasi.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giorgia Castriota, firmataria dei provvedimenti, ha ascoltato Edoardo Piovesana, Quirino Alessi, Alessandro Rossi, Gianni Giuseppe Polidoro e Stefano Malinconico alla presenza dei sostituti procuratori Andrea Sgarrella e Valentina Giammaria. Per quanto riguarda Piovesana, responsabile del Servizio gare del Comune di Sabaudia e presidente della Commissione di gara accusato di avere turbato la gara d’appalto dei lavori per la realizzazione di un impianto di cablaggio per il campo di gara della Coppa del mondo di canottaggio per favorire la società Elettrobeton sud, si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è rimasto in silenzio. Ha invece risposto alle domande il comandante dei carabinieri forestali Alessandro Rossi colpito da un provvedimento di interdizione temporanea dai pubblici uffici per 12 mesi. Rossi assistito dall’avvocato Guido Calisi si è difeso dalle accuse precisando di avere agito nel rispetto delle regole nell’affidamento dei lavori per la potatura degli alberi alla ditta Paesaggio Urbano di Stefano Malinconico non essendo necessaria per quel genere di intervento alcuna autorizzazione dal Parco del Circeo. Anche Malinconico, difeso dall’avvocato Amleto Coronella, ha parlato raccontando di essere stato chiamato dall’appuntato della Forestale Angelo Mazzeo, con il quale aveva un rapporto amicale, per tagliare alcuni rami, lavoro per il quale non è stato neppure pagato. Anche Quirino Alessi, il geologo consulente tecnico del Comune di Sabaudia, ha risposto alle domande del gip contestando le accuse di avere predisposto una stima dei lavori sotto la soglia per procedere con l’affidamento diretto dei lavori ad una ditta.

I legali di Rossi e Malinconico hanno chiesto la revoca dei provvedimenti adottati a loro carico, richiesta sulla quale i pm hanno espresso parere contrario. Gli interrogatori riprenderanno lunedì.

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