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Cronaca Sabaudia

Inchiesta 'Dune', revocato il divieto di dimora per l'ex sindaco Giada Gervasi

Il Tribunale ha accolto la richiesta anche per l'ex consigliere comunale di Sabaudia Sandro Dapit. I due erano finiti ai domiciliari a febbraio

Il Tribunale di Latina ha revocato la misura del divieto di dimora a Sabaudia per l’ex sindaco della città Giada Gervasi colpita da ordinanza di custodia cautelare il 21 febbraio scorso insieme ad altre 11 persone nell’ambito dell’inchiesta ‘Dune’.  

Il collegio presieduto da Gianluca Soana ha accolto l’istanza dell’avvocato Gianni Lauretti che aveva motivato l’istanza sostenendo come fossero venute meno le esigenze cautelari che giustificavano tale misura tenuto conto che il processo è iniziato la scora settimana, che a Sabaudia c’è una nuova amministrazione comunale e che è lì che vivono i familiari dell’ex sindaco. Resta invece in vigore la misura interdittiva dai pubblici uffici per un anno, misura che era stata adottata il 20 maggio scorso in sostituzione degli arresti domiciliari.

Lo stesso Tribunale ha revocato obbligo del divieto di dimora anche per l’ex consigliere comunale e responsabile alvori pubblici Sandro Dapit, difeso anche lui dall’avvocato Gianni Lauretti.

La prossima udienza del processo è fissata per il 12 ottobre.

Secondo il gip Giorgia Castriota che ha firmato l'ordinanza i fatti contestati agli indagati, relativi soprattutto a turbative d'asta, reati di falso e corruzione, denotano una "spiccata inclinazione a delinquere", manifestata dalla particolare spregiudicatezza, disinvoltura e dimestichezza con cui i dipendenti e i pubblici ufficiali indagati hanno sfruttato le loro posizioni per dare vita a un "sistema di mercificazione della res pubblica" che verosimilmente andava avanti da anni. 

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