Corruzione a Sabaudia, l'ex sindaco Gervasi resta ai domiciliari, annullata l'ordinanza per Cassola

Resta agli arresti domiciliari l’ex sindaco di Sabaudia Giada Gervasi mentre tornano in libertà l’ex direttore del Parco nazionale del Circeo Paolo Cassola e il carabiniere forestale Angelo Mazzeo. E’ quanto ha deciso il Tribunale del Riesame di Roma che dopo la discussione di venerdì ha sciolto la riserva sulle richieste presentate dai legali di alcune delle persone raggiunte da misure cautelari nell’ambito dell’inchiesta ‘Dune’ che ha travolto l’amministrazione comunale di Sabaudia.

Per quanto riguarda l’ex primo cittadino, assistito dall’avvocato Gianni Lauretti, i giudici della libertà hanno annullato uno dei capi di imputazione che le venivano contestati – quello sulla corruzione e la turbata libertà degli incanti con l’imprenditore Diego Degli Stefani, titolare della omonima società – ma per il resto hanno respito il ricorso della difesa e confermato la validità della misura cautelare confermando l’esigenza che permangano gli arresti domiciliari.

E’ stata invece annullata completamente l’ordinanza a carico di Paolo Cassola, assistito dall’avvocato Luca Giudetti, che è quindi tornato in libertà

Accolto parzialmente il ricorso presentato dall’avvocato Guido Calisi per Angelo Mazzeo che ha quindi ottenuto la revoca degli arresti domiciliari e la sostituzione di tale misura con il divieto di dimora a Sabaudia e San felice Circeo. Nei suoi confronti è stato comunque applicata l’interdizione dal pubblico servizio per 12 mesi.

Per quanto riguarda il luogotenente Alessandro Rossi, Comandante della Stazione dei Carabinieri presso l’Ente Parco del Circeo, anche lui assistito dall’avvocato Calisi, finora non c’è stata alcuna comunicazione ufficiale ma è probabile che il Riesame abbia confermato il divieto di dimora a Sabaudia e l’interdizione dall’ufficio.