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Cronaca Sabaudia

Corruzione a Sabaudia, gli indagati parlano per ore davanti al giudice

Oggi sono stati ascoltati Dapit e Mazzeo, in attesa Cassola e la Gervasi. Revocati i domiciliari all'imprenditore Malinconico

Nuova giornata di interrogatori per l’inchiesta ‘Dune’. Nella tarda mattinata di oggi il giudice per le indagini preliminari Giorgia Castriota ha ripreso ad ascoltare le ultime cinque delle sedici persone raggiunte da misura cautelare e finora, tranne il direttore generale del Comitato Sabaudia MMXX per i Mondiali di canottaggio Luigi Manzo che si è avvalso della facoltà di non rispondere, hanno tutti parlato e spiegato la loro posizione.

Nel frattempo il gip ha sciolto la riserva revocando gli arresti domiciliari all’imprenditore Stefano Malinconico che durante l’interrogatorio di mercoledì scorso ha reso dichiarazioni considerate utili alle indagini.  Confermata invece la misura cautelare per Edoardo Piovesana, Quirino Alessi, Alessandro Rossi e Gianni Giuseppe Polidoro.

Oggi ad entrare per primo nell’aula degli interrogatori è stato Sandro Dapit, consigliere comunale di maggioranza con delega ai lavori pubblici. Accompagnato dall’avvocato Maurizio Forte Dapit ha risposto per oltre due ore alle domande sia del gip che del sostituto procuratore Andrea Sgarrella, titolare dell’indagine, spiegando che non esisteva alcun accordo corruttivo ma semplicemente la paura di non riuscire ad arrivare pronti all’appuntamento con i Mondiali di canottaggio e tutti gli atti sono stati adottati in questa ottica, senza alcun disegno preordinato.

Poi è stata la volta di Angelo Mazzeo, appuntato dei carabinieri in servizio presso la stazione forestale: anche lui, assistito dall’avvocato Guido Calisi, sta rispondendo alle domande. In attesa di essere ascoltati entro la serata ci sono l’ex direttore del Parco Nazionale del circeo Paolo Cassola, il dirigente ai lavori pubblici del Comune di Sabaudia Giovanni Bottoni e il sindaco Giada Gervasi.

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