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Le conseguenze dell'inchiesta / Sabaudia

Operazione ‘Dune’, l’ex direttore del Parco: “Affidamento diretto per non perdere i finanziamenti”

Paolo Cassola ha spiegato nel corso dell’interrogatorio la scelta di non procedere ad una gara per alcuni interventi

Ha risposto per oltre un’ora e mezza alle domande del giudice per le indagini preliminari Giorgia Castriota e del sostituto procuratore Andrea Sgarrella l’ex direttore del Parco Nazionale del Circeo Paolo Cassola, coinvolto nell’inchiesta ‘Dune’ che ha portato nei giorni scorsi all’emissione di 16 misure cautelari.

Cassola, assistito dagli avvocati Luca Giudetti e Luigi Giuliano, ha spiegato passo dopo passo le ragioni che lo hanno indotto a procedere con l’affidamento diretto per alcuni importanti interventi da effettuare all’interno dell’area protetta. L’ex direttore ha spiegato di non essere ricorso alla gara sia perché rientranti nella soglia prevista dalle norme sia per i tempi ridotti a disposizione che rischiavano di far perdere importanti finanziamenti. Ha anche sottolineato come le imprese alle quali è stato affidato l’incarico sono state individuate tra quelle accredita presso il Ministero dell’ambiente quindi con tutti i requisiti in regola per poter svolgere il lavoro richiesto. Rispetto a tali modalità ha anche riferito di avere richiesto un parere legale da fornire al Rup, parere che era stato positivo.

Oggi sarà ascoltato il sindaco di Sabaudia Giada Gervasi.

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