Gestivano lo spaccio a Sabaudia: due arrestati non rispondono al gip, un altro ammette tutto
Tre dei pusher arrestati dai carabinieri per droga sono comparsi davanti al gip del tribunale di Latina per l'interrogatorio
Sono comparsi davanti al Gip del tribunale di Latina Giuseppe Cario tre dei quattro uomini arrestati dai carabinieri e accusati di gestire una rete di spaccio di cocaina nella città di Sabaudia. Si tratta di Maurizio Compagno, Cristian Compagni e Davide Cappelletti, assistiti dagli avvocati Oreste Palmieri, Alessia Vita e Cesare Gallinelli.
I primi due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre il terzo, che si trova ai domiciliari perché incompatibile con il regime carcerario, ha ammesso davanti al giudice di avere problemi con la droga e di avere detenuto in casa dello stupefacente. Nel corso del blitz i carabinieri della compagnia di Latina hanno scoperto e sottoposto a sequestro 188 grammi di cocaina, in parte già suddivisa in dose e in parte ancora da tagliare, mentre nel mese di marzo di un anno fa, nel corso dell'attività investigativa già avviata sul gruppo di pusher, in casa di Davide Cappelletti era stato rinvenuto un chilo di cocaina.
La rete dello spaccio è stata ricostruita seguendo il via vai di assuntori intorno a un'abitazione di Sabaudia, nella quale i quattro, secondo l'accusa, gestivano le vendite, a completa disposizione dei clienti che potevano acquistare a ogni ora del giorno e della notte.