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Cronaca Sabaudia

"Meriti di morire": picchiata e trascinata per i capelli dal compagno

L'uomo di Sabaudia è accusato di maltrattamenti ed era già in carcere per altri reati. La vittima fatta scendere dall'auto e abbandonata sulla strada per Frosinone

“Meriti di morire”. “Ti schiaccio come uno scarafaggio”. “Ti sparo”. Insulti di ogni genere ai quali si sono accompagnate pesanti violenze che avevano reso la vita di una 36enne residente a Sabaudia un vero inferno fino a quando non ha deciso di denunciare il compagno 39enne al quale è stato notificato in carcere – dove era detenuto per altri reati – una seconda ordinanza di custodia cautelare per maltrattamenti in famiglia.

I fatti risalgono al periodo compreso tra marzo e maggio di quest’anno quando l’uomo avrebbe sottoposto la vittima ad una lunga serie di soprusi. Nel capo di imputazione si parla non soltanto di insulti ma anche di calci e pugni. Tra gli episodi contestati c’è anche quello di averla trascinata per i capelli dal giardino di casa all’interno dell’abitazione, averle tirato addosso una bottiglia, averle frantumato il telefono cellulare e in fine avere fermato la macchina e averla buttata fuori sulla strada per Frosinone dove si stavano recando perché lui doveva acquistare sostanze stupefacenti. Un film dell’orrore al quale la donna ha deciso di mettere fine denunciandolo.

Oggi lui, che si trova detenuto presso il carcere di Cassino, è stato sottoposto ad interrogatorio di garanzia da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Mario La Rosa ma ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.

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