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Cronaca Sabaudia

Inchiesta 'Dune': "Prima le pressioni, poi la nuova gara per escludermi dall'appalto"

Nel processo all'ex sindaco di Sabaudia Giada Gervasi parla la titolare della società che doveva realizzare un impianto per i Mondiali di canottaggio

Nuova udienza oggi davanti al Tribunale presieduto da Gian Luca Soana del processo a carico dell’ex sindaco di Sabaudia Giada Gervasi,  dell’ex assessore ai lavori pubblici Innocenzo Angelo D’Erme, dell’ex consigliere comunale Sandro Dapit, dell’ex direttore generale del Comitato Sabaudia MMXX Luigi Manzo e del funzionario comunale Giovanni Bottoni coinvolti nell’inchiesta ‘Dune’. A loro e alle altre sedici persone colpite dal provvedimento vengono contestati a vario titolo, i reati di peculato, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico.

In aula è stata ascoltata una delle parti offese, l’amministratore della società DEA costruzioni Anna Maria Tari, che ha raccontato le pressioni esercitate su di lei e sul marito affinché si ritirassero dalla gara che si erano aggiudicata, quella per la realizzazione di un campo di gara per i mondiali di canottaggio con il sistema ‘Albano’. La Dea era infatti risultata prima tra le ditte partecipanti ma il primo cittadino, l’assessore e gli altri imputati hanno secondo la Procura turbato la gara “provvedendo alla revoca della gara al fine di escludere la società vincitrice e indicendo nuove procedure da assegnare a ditte compiacenti”. La Tari rispondendo alle domande del pubblico ministero Andrea D'Angeli e dei legali degli imputati ha confermato in aula le pressioni ricevute e le richieste di rinunciare all’incarico nonostante la ditta avesse tutti i requisiti richiesti. La DEA peraltro si è costituita parte civile con l’avvocato Giampiero Vellucci così come hanno fatto il Comune di Sabaudia, rappresentato dall'avvocato Marco Rossi; l'associazione 'Caponnetto' e Antonio Vitelli, dipendente comunale inizialmente indagato ma poi inserito tra le parti offese non essendo in alcun modo coinvolto nelle irregolarità nell’assegnazione delle concessioni demaniali sul lungomare di Sabaudia.

L’udienza è stata aggiornata al 28 febbraio prossimo quando sarà ascoltato Danilo Roncone, socio unico della DEA.

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