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Cronaca Sabaudia

Villino confiscato a Sabaudia, la storia dell’immobile dell’ex "uomo d’oro" Ermanno D’Arienzo

La casa confiscata ieri era intestata alla moglie del 61enne che negli anni novanta avrebbe fatto parte della banda dedita alle rapine. Il lungo braccio di ferro giudiziario per salvare l’abitazione

E’ stata oggetto di una lunga storia giudiziaria la villetta di via Colle d'Alba a Sabaudia sgomberata ieri definitivamente e quindi materialmente acquisita dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sottratti alla criminalità organizzata. L’immobile nelle campagne di Borgo San Donato infatti appartiene a Ermanno D’Arienzo, 61 anni, protagonista della cronaca nera di Latina tra gli anni Novanta e il Duemila.

“Topolino”, questo il soprannome, era stato coinvolto in un’inchiesta sugli “uomini d’oro”, una banda che aveva messo a segno una serie di colpi miliardari. Poi i suoi interessi si erano spostati sullo spaccio di stupefacenti tanto che nel 2010 era stato arrestato con un enorme quantitativo di droga nascosto all’interno di un uovo di Pasqua.

La villetta di Sabaudia è stata definitivamente confiscata in quanto considerata provento di illecito arricchimento anche se in realtà risulta intestata alla moglie del 61enne. La donna peraltro ha combattuto una lunga guerra per contestare la confisca dell’immobile arrivando perfino a fare ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’uomo di Strasburgo che però ala fine ha dato ragione allo Stato italiano facendo diventare definitiva la confisca.

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