rotate-mobile
Cronaca San Felice Circeo

Sequestrato mezzo milione di euro agli amministratori dell'azienda agricola indagati per caporalato

L'operazione Job Tax condotta dai carabinieri del Nas lo scorso aprile aveva portato a sette arresti in carcere per sfruttamento del lavoro e uso di fitofarmaci non autorizzati

Sequestro preventivo per oltre 550mila euro nei confronti di sette persone, arrestati il 19 aprile scorso nell'ambito di un'operazione condotta dai carabinieri del Nas contro il caporalato e ritenuti responsabili associazione a delinquere finalizzata al caporalato e all'impiego di fitofarmaci non autorizzati nelle coltivazioni.

Le indagini patrimoniali e i profitti illeciti

L'operazione Job Tax, coordinata dal procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e dal sostituto Claudio De Lazzaro, aveva coinvolto la famiglia Fontanella, titolare di un'azienda agricola di San Felice Circeo, un consulente esterno e due caporali di origine bengalese. Il provvedimento eseguito dai militari del Nas nella giornata di oggi, 8 settembre, scaturite dalle successive indagini patrimoniali che il Nas ha concluso in collaborazione con il Nucleo investigativo del comando provinciale di Latina. Dagli approfondimenti è emerso che nel periodo antecedente all'esecuzione delle misure cautelari in carcere gli indagati avevano fraudolentemente distratto i propri beni mobili e immobili, terreni e abitazioni rurali, a favore di un'altra società a loro riconducibile ma intestata a un parente, proprio al fine di sottrarre il patrimonio all'azione giudiziaria di sequestro dei profitti ricavati dall'attività.

I beni finiti sotto chiave

Il sequestro ha riguardato quindi somme di denaro su conti corrente bancari intestati agli indagati per 18mila euro e13 ettari di terreni agricoli intestati all'azienda agricola di copertura per un valore di 540mila euro ubicati tra i comuni di Latina, San Felice e Terracina, tutti coltivati con serre ortofrutticole. L'intera somma è stata ritenuta dalla Procura e dalla polizia giudiziaria come "profitto del reato di intermediazione illecita  e sfruttamento del lavoro", corrispondente a contributi non versati e alle ore di lavoro non retribuite (tra marzo e novembre 2019) ai braccianti agricoli di origine straniera, che erano sottoposti a gravi condizioni di sfruttamento del lavoro.

Per la prima volta un sequestro preventivo viene adottato in materia di caporalato e sfruttamento del lavoro.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sequestrato mezzo milione di euro agli amministratori dell'azienda agricola indagati per caporalato

LatinaToday è in caricamento