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Cronaca San Felice Circeo

Famiglia soccorsa nella grotta dei prigionieri al Circeo: salvata dalla guardia costiera e poi multata

La zona era interdetta alla navigazione per pericolo di caduta massi. Madre, padre e figlio avevano raggiunto la spiaggetta in canoa

E' stata recuperata intorno alle 19 di ieri, domenica 8 agosto, una famiglia proveniente da Ferentino, in provincia di Frosinone, che era rimasta bloccata con la canoa sulla spiaggetta della Grotta dei prigionieri, a San Felice Circeo. A causa dell'aumento delle risacca le tre persone, un uomo e una donna di 47 anni e il figlio di 14, non sono più riusciti a lasciare la zona della grotta.

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Hanno quindi richiesto i soccorsi attraverso il numero di emergenza 1530 e la guardia costiera di Terracina ha coordinato le operazioni di recupero dei malcapitati, con una moto d'acqua della guardia costiera ausiliaria e i mezzi navali dell'ufficio circondariale marittimo di Terracina. Madre, padre e figlio sono stati quindi recuperati e trasbordati dalla moto d'acqua alla motovedetta della Guardia costiera, che li ha poi condotti al sicuro al porto di Terracina in buone condizioni di salute.

La Grotta dei Prigionieri è un luogo accessibile soltanto dal mare, con una piccola spiaggia antistante, da cui è impossibile allontanarsi quando si alza la marea. Questo tratto di mare, che può improvvisamente diventare piuttosto pericoloso, è interdetto alla navigazione per il pericolo di caduta massi da un'ordinanza del 2016 dell’ufficio circondariale Marittimo di Terracina. Al termine della vicenda, la famiglia è stata dunque multata.

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