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Cronaca

Sangue infetto, due donne morte per epatite C: il ministero paga quasi 3 milioni agli eredi

Le due donne erano state trasfuse nel 1981 e avevano contratto il virus. Sono morte nel 2008 e ora è arrivato il risarcimento ai familiari

Ammonta a due milioni e 700mila euro il risarcimento pagato dal ministero della Salute per i danni da trasfusioni di sangue infetto che hanno portato alla morte due donne di Latina. In un caso, come spiega l'avvocato Renato Mattarelli che ha assistito i familiari delle due vittime, ci sono voluti nove anni di causa per ottenere una prima sentenza nel 2013 e poi, nei giorni di Natale, la somma di 1.250.000 euro. Nel secondo caso ci sono voluti invece quattro anni per arrivare, nel 2018, alla sentenza e al pagamento di 1.450.000 euro. Per ottenere il pagamento immediato i familiari hanno però dovuto rinunciare a 450mila euro su un risarcimento di 1.900.000 euro che era stato stabilito dalla sentenza.

Le due donne non si sono mai conosciute ma erano entrambe nate nel 1934 ed erano state sottoposte a trasfusione nel 1981, una in un ospedale pontino, l'altra in Molise. Entrambe erano poi morte nel 2008, a 74 anni, perché infettate dal virus dell'epatite C. Il destino le ha unite fino alla sentenza finale e al pagamento della somma a titolo di risarcimento.

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