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Cronaca

Sanità, Zingaretti approva gli atti aziendali: “Verso l’uscita dal commissariamento”

Firmato anche l'atto aziendale della Asl di Latina. Soddisfatto il presidente della Regione. Enrico Forte: "Passaggio fondamentale". Critico Simeone: "Continueremo a vigilare"

Ora l’uscita dal commissariamento è più vicina”: con queste parole il presidente della Regione Lazio commissario alla sanità Nicola Zingaretti ha presentato i 16 atti aziendali firmati, alla presenza anche del subcommissario Giovanni Bissoni, la coordinatrice della programmazione sociosanitaria regionale, Flori Degrassi, il responsabile della cabina di regia sulla sanità, Alessio D'Amato e il presidente della commissione sanità del consiglio regionale, Rodolfo Lena.

“Gli atti aziendali rappresentano un passaggio essenziale per una nuova gestione della sanità del Lazio, con più servizi per i cittadini e più certezze per tutto il personale. Un altro passo avanti per uscire dal commissariamento e tornare ad assumere personale”. Con l’approvazione degli atti aziendali - l’ultima volta era accaduto nel 2008 -, spiegano dalla Regione, si pongono le condizioni per garantire una nuova gestione  del sistema sanitario regionale, con  più servizi per i cittadini e più certezze per tutto il personale.

“Nel 2014 la Regione è riuscita a ridurre il disavanzo a poco più di 340 milioni:  l’obiettivo è quello di raggiungere entro il 2015 il pareggio di bilancio. I nuovi atti aziendali rappresentano in questo senso un passaggio fondamentale per completare la riorganizzazione della sanità del Lazio e consentire di eliminare ogni forma di spreco, sovrapposizione e inefficienza, azienda per azienda.
Ora, - proseguono dalla Regione - finisce l’epoca del feudalesimo della sanità. Con i 16 atti aziendali già approvati la Regione procede con l’eliminazione del 38% di Uoc, unità operative complesse, che passano da 1.774 a 1.090, con la conseguente riduzione delle relative posizioni dirigenziali, che passano da 1.123 a 656. Un modo per evitare la sussistenza di strutture spesso slegate dalle esigenze di cura e assistenza dei cittadini, come nel caso di unità operative complesse con un unico posto letto”.

"È da un decennio che non si arrivava a un tale punto di stabilizzazione – ha commentato Zingaretti -, che ha aggiunto: con gli Atti aziendali possiamo davvero voltare pagina e intraprendere la strada dell'uscita dal commissariamento, ma questo sarebbe stato impossibile senza un modello del sistema sanitario. La forza della programmazione riduce lo spazio dell'arbitrio, e restituisce alla Regione la forza di dare indirizzi”.

Gli atti aziendali sono un passaggio essenziale rispetto alla premesse di un percorso di rinnovamento, perché significa che la Regione ha colto che una gestione, favorita dall'emergenza, di un neo centralismo regionale, pensando di governare tutti gli aspetti da una stanza di questo palazzo non può funzionare” ha detto Giovanni Bissoni, sub commissario per la sanità della Regione.

IL CONSIGLIERE REGIONALE DEL PD ENRICO FORTE: «L’approvazione da parte della Regione Lazio del nuovo atto aziendale della Asl di Latina rappresenta un passaggio fondamentale per proseguire, da oggi con un progetto definitivo, con il piano di miglioramento della sanità pontina che punta alla razionalizzazione delle risorse, al taglio degli sprechi e al miglioramento dei servizi sul territorio.

L’atto predisposto dalla direzione generale della Asl di Latina – ricorda Forte – ha ricevuto apprezzamenti  in sede regionale soprattutto per l’impianto innovativo e per essere stato costruito su misura per le esigenze del nostro territorio, ponendo particolare attenzione alla medicina di iniziativa e alla presa in carico dei cittadini da parte dei medici di famiglia.

Si è trattato di un lavoro non facile poiché si partiva da un’organizzazione caratterizzata da una accentuata tendenza al localismo e sui particolarismi locali: una situazione che, a distanza di vent’anni e con uno scenario mutato, doveva essere superata attraverso la costruzione di rete che distribuirà sul territorio i livelli di assistenza avvicinandosi ai nuovi bisogni dei cittadini. I numeri ci dicono che il 30% della popolazione è rappresentata da pazienti cronici  in parte anziani che attualmente assorbono il 70% delle risorse: ciò significa che per migliorare l’accessibilità alle cure ed alle prestazioni non basta aumentare le stesse prestazioni ma disegnare su ogni paziente una risposta personalizzata.

IL CONSIGLIERE REGIONALE DI FORZA ITALIA SIMEONE - “Zingaretti ce l’ha fatta, ha firmato la distruzione della sanità in provincia di Latina. Il trionfalismo che come al solito accompagna ogni passo compiuto dal presidente della Regione Lazio ha dell’inquietante” così il consigliere regionale pontino Di Forza Italia, Giuseppe Simeone commenta l’approvazione degli atti aziendali.

L’atto aziendale della Asl di Latina resta un canovaccio scritto male. Gli stessi sindaci del centrosinistra che per dovere di bandiera avevano difeso le decisioni del direttore generale della Asl di Latina, Michele  Caporossi, oggi gridano all’emergenza elemosinando l’attenzione di Zingaretti. Da parte nostra continueremo a vigilare, a tenere alta l’attenzione e a mettere in atto tutte le azioni che sono in nostro possesso per tutelare le nostre comunità che grazie al disinteresse di Zingaretti e alla superficialità di Caporossi si trovano di fronte a dipartimenti scomparsi, liste di attesa sempre più lunghe, pronto soccorso ridotti alla stregua di stalle, personale esasperato, con eccellenze cancellate e servizi inefficienti.
Ribadiamo che non siamo delle Cassandre ma come diceva Andreotti a pensar male si commette peccato ma a volte ci si azzecca. E di questo atto aziendale, con annesso libro dei sogni firmato Caporossi, non solo pensiamo male ma lo rigettiamo con forza. L’unico feudalismo che Zingaretti ha colpito e centrato nel segno è quello della sua incapacità di ascoltare i territori e dare risposte ai cittadini”.
 

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