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Cronaca Cisterna di Latina

Sanità, rassicurazioni dalla Asl sul futuro del Punto di Primo Intervento di Cisterna

Il primo cittadino Della Penna ha partecipato ieri alla Conferenza dei Sindaci ribadendo la necessità di preservare il Ppi mantenendo la struttura e mettendo a disposizione del personale in servizio almeno un'altra figura che contribuisca alla gestione delle emergenze

Rassicurazioni sono arrivati dal commissario straordinario della Asl di Latina, Giorgio Casati, circa il futuro del Punto di Primo Intervento di Cisterna. 

Il sindaco Eleonora Della Penna, infatti, ieri ha partecipato alla Conferenza dei sindaci sulla sanità convocata dal primo cittadino di Latina Damiano Coletta dopo avere incontrato, nei giorni scorsi e così come anticipato nell’ultima seduta del Consiglio comunale, lo stesso Casati. 

Durante l’incontro il sindaco ha ribadito la necessità di preservare il Punto di Primo Intervento di Cisterna mantenendo la struttura e mettendo a disposizione del personale attualmente in servizio almeno un’altra figura che contribuisca alla gestione delle emergenze e del ricevimento dei pazienti. 

“Da due anni, anche e soprattutto dopo le aggressioni di cui sono stati oggetto i dipendenti - afferma il sindaco -, chiediamo a gran voce alla Asl di Latina di dotare la struttura dell’organico necessario per i 14mila interventi annui che mediamente svolge il presidio di Cisterna. Una cifra impressionante, alimentata anche dalla scelta di molti cittadini dei comuni limitrofi di rivolgersi al nostro punto di primo intervento per evitare le lunghe file del pronto soccorso dell’ospedale Goretti. 

Proprio nel corso di questa ultima riunione ho avuto rassicurazioni dal direttore Casati circa la disponibilità della Asl ad inserire nell’organico una nuova figura di supporto al personale sanitario. 

Contestualmente ho ribadito al direttore quanto detto anche nel corso della Conferenza dei sindaci, ossia che il Punto di Primo Intervento di Cisterna va preservato come un riferimento essenziale, sul piano sanitario, del nostro territorio. 

E’ ovvio che ci sarà una alzata di scudi nel caso in cui la Regione Lazio decidesse strade diverse e che qualsiasi rimodulazione o riorganizzazione, che per quanto ci riguarda non può contemplare alcuna chiusura della struttura, deve passare attraverso un potenziamento dei servizi specialistici offerti e una adeguata campagna informativa”. 

“La Regione Lazio deve assumersi la responsabilità delle decisioni calate sul territorio ma i sindaci devono potersi confrontare per dire la loro in rappresentanza delle comunità del territorio. Per questi motivi, nel corso della Conferenza – ha concluso Della Penna – ho proposto la convocazione di un tavolo di confronto con i sette sindaci dei territori in cui ricadono le strutture sanitarie oggetto di riorganizzazione da parte della Regione. Tra noi stabiliremo una linea di condotta da seguire rispetto alle decisioni della Asl e della stessa Regione Lazio. 

Questi concetti intendo ribadirli, così come già hanno fatto anche i membri della maggioranza in questi mesi e nell’ultimo Consiglio con l’ordine del giorno proposto, anche alla luce della spicciola disinformazione di qualche personaggio che cerca visibilità lucrando su un argomento così importante come la sanità nei nostri territori e nella nostra città anziché pensare che un impegno comune, in questo caso soprattutto, sarebbe del tutto auspicabile”.

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