rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Il Pd: "La Cassazione conferma, l'Iva sulla Tia non va pagata"

Il Partito democratico chiederà al gestore la restituzione delle somme indebitamente versate per le bollette dal 2006 al 2009. Cozzolino: "Bisogna tenerne conto nel Pef 2012"

La Tariffa di igiene ambientale non deve essere assoggettata all'Iva. Lo ha ribadito la Corte di Cassazione, con la sentenza 3756 dello scorso 9 marzo, e lo fa notare il Partito democratico di Latina, che chiede all'amministrazione comunale di Latina di prendene atto per il calcolo della Tia2, introdotta lo scorso anno.

La sentenza della Cassazione ribalta quanto sancito dalla circolare n.3 del 2010 emessa dal dipartimento ministeriale delle politiche fiscali. "Purtroppo - dichiara Giorgio De Marchis - l'importante decisione della Cassazione arriva dopo che le Commissioni tributarie del capoluogo, facendo leva sulla circolare delle Finanze, avevano rinviato per incompetenza molto istanze presentate dai cittadini di Latina. Bisogna ricordare che, grazie alla campagna del PD, le fatture degli anni 2010-2011 stanno arrivando al netto dell'Iva, che può ancora essere recuperata sulle fatture per le annualità comprese tra il 2006 al 2009".

Il Partito democratico sottolinea come la sentenza della Cassazione smentisca l'articolo 14 del decreto legislativo 78/2010, con il quale la Tia2 è stata dichiarata entrata patrimoniale. "Questo fatto - dice Alessandro Cozzolino - rappresenta una novità della quale bisogna tenere conto nella formunlazione del Pef e nella determinazione della Tia 2 per il 2012, in quanto come è semplice intuire l'Iva non deve essere conteggiata nemmeno per la Tia 2, diversamente da quanto si sta facendo nel Comune di Latina". L'Iva andrebbe quindi aggiunta ai 18.833.438 di euro conteggiati nel Pef 2012. "Questo farebbe crescere di molto le bollette" sottolinea il Pd.

"La questione verrà posta ufficialmente all'attenzione della commissione Bilancio e Ambiente - afferma Fabrizio Mattioli - per conoscere anticipatamente come il Comune intende comportarsi per affrontare e risolvere il problema, senza mettere i cittadini davanti ai problemi legati alla presentazione dei ricorsi".

Il gruppo consiliare del PD ha peraltro annunciato la presentazione di una mozione consiliare nella quale si chiederà all'amministrazione comunale di adire la magistratura ordinaria per dichiarare l'illegittimità costituzionale dell'art. 14 del DL 78/2010 che ha dichiarato la Tia 2 entrata patrimoniale assogettabile all'IVA. "Con la nostra azione - concludono De Marchis, Cozzolino e Mattioli - intendiamo continuare a tutelare i contribuenti pontini per troppi anni vessati dalla Latina Ambiente e dalle scelte sbagliate delle maggioranze di centrodestra, tra l'altro la sentenza legittima di nuovo il percorso dei ricorsi per il rimborso dell'Iva che ci auguriamo venga restituita al più presto ai cittadini".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Pd: "La Cassazione conferma, l'Iva sulla Tia non va pagata"

LatinaToday è in caricamento