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Il caso

Sequestro milionario a Luciano Iannotta, il prefetto Messina: "Colpito il patrimonio dell'organizzazione"

Il maxi sequestro all'imprenditore pontino eseguito questa mattina, 8 febbraio. Colpito un patrimonio di 50 milioni

“L’imponente sequestro eseguito oggi dalla polizia di Stato a carico di un imprenditore pontino scaturisce da una misura di prevenzione patrimoniale proposta congiuntamente dal Procuratore di Roma e dal Questore di Latina.  Un risultato che testimonia l'efficacia delle indagini di prevenzione afferenti ai patrimoni illecitamente accumulati nel tempo dalle organizzazioni criminali di stampo mafioso, che si avvalgono del contributo di professionisti che prestano la loro opera per dissimulare la provenienza illecita di tali ricchezze". Così il prefetto Francesco Messina, direttore centrale dell'Anticrimine, commenta il maxi sequestro di beni eseguito oggi a carico dell'imprenditore pontino Luciano Iannotta, già arrestato nel 2020 nel corso dell'operazione Dirty Glass. 

L'imprenditore destinatario del sequestro ha accumulato negli anni un patrimonio immobiliare e mobiliare pari a ben 50 milioni di euro, costituendo un numero elevato di compagini societarie, ampliando gli effetti criminali dei reati originari commessi dall'organizzazione mafiosa.
"In attuazione di una precisa strategia investigativa adottata dalla Direzione Centrale Anticrimine della polizia di Stato - spiega ancora il prefetto Messina - è stato colpito il patrimonio illecitamente accumulato in modo complementare all’azione di contrasto in precedenza portata a conclusione nei confronti della componente militare dell’organizzazione criminale di riferimento”.
 

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